L'Instituto Bernabeu analizza le malattie genetiche più frequenti che causano malattie gravi che possono persino causare la morte del bambino
Senza ulteriori spese aggiuntive per la paziente ricevente, l’Instituto Bernabeu analizza le 600 malattie genetiche più frequenti che causano malattie gravi e incurabili e che possono persino causare la morte precoce del futuro bambino.
Quando la paziente si affida all’Instituto Bernabeu per la selezione della propria donatrice di ovuli, questa responsabilità viene assunta da tutto il personale medico come una priorità. Si applicano i criteri più meticolosi e la valutazione non analizza solo le caratteristiche fisiche della coppia ricevente, ma anche uno studio multidisciplinare.
Il processo di selezione della donatrice è minuzioso e cinque candidate su dieci vengono escluse. Il 26% delle possibili donatrici vengono escluse dopo una prima valutazione personale e psicologica con una psicologa specializzata in fertilità; l’11,6% sono allontanate dal processo dopo lo screening genetico e cromosomico; il risultato delle analisi mediche scarta un ulteriore 8% delle donne; e uno 0,5% non proseguono nel processo di ovodonazione dopo essersi sottoposte al test di malattie infettive. Senza dubbio è il centro che applica il maggior numero di controlli.
Dall’estate del 2017 questa profonda selezione viene offerta gratuitamente nello studio di compatibilità genetica, TCG. Nel laboratorio di genetica dell’Instituto Bernabeu viene effettuato il test che identifica le mutazioni genetiche che causano le principali malattie recessive su tutti i donatori, sia di seme che si ovuli. Con queste informazioni si riduce il rischio di nascite di bambini affetti da malattie ereditarie.
La professionalità del Programma di Ovodonazione dell’Instituto Bernabeu non si occupa solo della selezione della donatrice di ovuli più adeguata: la programmazione personalizzata di ogni singolo trattamento, la varietà di centinaia di donatrici di diverse razze e caratteristiche fisiche e gli elevati tassi di gravidanza che si aggirano attorno all’83,5% per ogni trattamento di ovodonazione rafforzano la fiducia che 46.400 pazienti provenienti da 64 paesi hanno depositato in IB.