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Dolori mestruali o gravidanza? Come districarsi tra dubbi e incertezze legate all’amenorrea? Cerchiamo di fare ordine e approfondire le differenze tra fase pre-ciclo e dolce attesa.
Sintomi mestruali
Stanchezza, dolori addominali, cefalea, mal di schiena, irritabilità , dolore al seno: sono solo alcuni dei sintomi che caratterizzano la fase premestruale. Possono essere presenti insieme o no, più accentuati o meno. Interessano l’80% delle donne in età fertile e spesso anticipano l’arrivo del ciclo. In media, la mestruazione dura pochi giorni e si presenta ciclicamente ogni 28 giorni.
Questo arco temporale può variare tra 25 e 36 giorni, determinando lunghezza e regolarità del ciclo diverse. Al di sotto dei 25 giorni si parla di polimenorrea, al di sopra dei 36 oligomenorrea. Dipendono principalmente dalla produzione eccessiva di prostaglandine, che provoca la contrazione dell’utero e determina uno scompenso ormonale transitorio. Si presentano poco prima del ciclo e, normalmente, scompaiono dopo un paio di giorni dall’arrivo della mestruazione.
Dolori mestruali in gravidanza
I dolori mestruali in gravidanza possono essere facilmente confusi con i sintomi che anticipano la mestruazione. Crampi, mal di testa e dolori addominali caratterizzano anche il principio di una dolce attesa. Causati essenzialmente all’impianto dell’ovulo fecondato, i cosiddetti crampi da impianto sono affini a quelli che precedono il ciclo. Come distinguere condizioni così simili ma al contempo preludio di scenari tanto diversi?
Conoscere il proprio corpo aiuta a comprendere la situazione. Il corpo dà spesso segnali che è bene imparare a riconoscere. Ma non sempre è sufficiente per fugare i dubbi. In assenza di ciclo, per superare le incertezze ed evitare di alimentare inutilmente le speranze, nel caso in cui si desideri una gravidanza, la soluzione migliore è ricorrere al test di gravidanza. Solo così sarà possibile determinare o meno l’arrivo della cicogna.
Rimedi dolori mestruali
I dolori mestruali possono essere lievi o forti. Nel 10% dei casi possono incidere sulle normali attività quotidiane, limitandole temporaneamente. Se effettivamente invalidanti, su consiglio del medico o del farmacista è possibile assumere antinfiammatori specifici per attenuare i dolori. Ma i farmaci non sono la soluzione al problema. Cosa fare allora? Bisogna sopportare e basta? Ovviamente no.
Una valida alternativa è costituita dai classici rimedi della nonna. Non sono risolutivi ma utili per superare il momento di difficoltà . Ad esempio, mettendo la borsa dell’acqua calda sull’addome, in corrispondenza dell’utero, le contrazioni uterine possono essere alleviate grazie al calore che emana. Un massaggio sulla pancia o assumere bevande calde (ad esempio tisane) sono sistemi efficaci per rilassare i muscoli. Sembrerà un controsenso ma anche l’esercizio fisico (yoga, pilates) è un valido alleato contro i crampi da mestruazione: la produzione di endorfine che ne deriva allevia i dolori e aiuta l’umore. Per mettere in pratica i rimedi casalinghi, su amazon sono disponibili alcuni prodotti utili:
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