Le caramelle possono essere usate anche come gioco “educativo”: vediamo come.
Quando si parla di caramelle, si pensa subito ai bambini, all’infanzia, alla gioia quando i genitori ti danno il permesso di mangiare una caramella, agli occhi che si illuminano quando si entra nei negozi specializzati, con caramelle di mille forme, colori e dimensioni, pronte per essere messe in un sacchettino ed essere mangiate.
Le caramelle però non sono solo questo: chiunque le produca, da decenni, si ingegna per inventare forme sempre nuove proprio per attirare i loro piccoli fans, perché è ormai risaputo che, per quanto il concetto stesso di dolciume sia una calamita per i bambini, a volte serve quel quid in più per stimolare la loro fantasia, il loro interesse e quindi spingerli a convincere i genitori a comprare una caramella piuttosto che un’altra.
Come attirare quindi l’interesse dei piccoli consumatori? Indubbiamente, è importante entrare nell’ottica che le caramelle non rappresentano soltanto un peccato di gola, ma possono essere anche un gioco per bambini e adulti. Ecco quindi, per esempio, apparire dentiere gommose con canini appuntiti per giocare ad essere un vampiro prima di godersi una dolce leccornia, spaventosi coccodrilli gommosi per avere un acquario pieno di pericolosissimi carnivori e finte bottigliette da cui “bere” un’ottima cola. Non dimentichiamoci dei marshmallows: quale bambino, dopo aver visto uno dei classici film americani in cui questi vengono arrostiti intorno al fuoco, non ha chiesto ai genitori di accendere un fuoco per fare altrettanto con gli “spumoni” colorati?
Le caramelle possono essere usate anche come gioco “educativo”. Per esempio, si possono usare (ovviamente con moderazione!) le caramelle alla frutta per invogliare i bambini a mangiare quella vera: se una ciliegia, una fragola, un ananas gommosi sono così buoni, quanto potranno esserlo gli “originali”?
Per giocare con le caramelle però non è necessario che queste abbiano delle forme specifiche: un esempio calzante in tal senso sono i gioielli di caramelle. Braccialetti, collane, anelli di frutta dai mille colori sono un evergreen che permette di sentirsi eleganti come la mamma e avere al contempo una bella scorta di deliziose caramelle sempre a portata di mano.
Le caramelle possono diventare anche parte integrante delle feste: non solo dei compleanni (dove si possono magari avere dei party a tema caramelle), ma anche delle festività. Possiamo infatti avere degli ovetti ripieni e coniglietti gommosi a Pasqua o i classici “candy cane”, i bastoncini di zucchero colorati, a Natale.
Quando si parla di caramelle si pensa spesso solo a tanti colori, dimenticandosi che esistono anche le “povere” liquirizie, che il più delle volte sono sottovalutate (“la liquirizia non è dolce!”, dice qualcuno). In realtà, grazie al loro colore più scuro, si prestano benissimo a diventare delle decorazioni per le festività più “dark”, come per esempio Halloween: queste sono infatti le caramelle ideali per giocare a “dolcetto o scherzetto” con gli amici, oppure, se si organizza una festicciola per l’occasione, possono essere usate per costruire snack “terrificanti”, con cui si può giocare prima ancora che mangiare. Le rotelle di liquirizia, per esempio, possono essere divise in pezzi per formare una ragnatela, oppure, abbinate alle liquirizie gommose, possono essere le gambette di un ragno. Non dimentichiamo poi, per i più grandi, le liquirizie ripiene, che possono essere delle “dita mozzate” rispettivamente con l’osso che si intravede (se il ripieno è chiaro) o il sangue che esce (se il ripieno è rosa).
Le caramelle non sono insomma solo uno sfizio, un momento di dolce piacere, ma possono diventare anche uno stimolo per la fantasia dei bambini, che possono usarle per costruire i loro giochi, da soli e in compagnia, nonostante queste abbiano una fine segnata: finire nelle loro pance (e in quelle dei genitori)!