Come riconoscere e cosa sono i disturbi del linguaggio

Difficoltà di espressione, di comprensione ed a seguire le istruzioni sono sintomi di disturbi del linguaggio, scopriamo insieme come intervenire.

I disturbi del linguaggio possono essere molti, così come tante possono essere le cause del loro sviluppo. Nonostante la rapida comparsa di questi, solitamente, non scompaiono con la stessa velocità.
I disturbi del linguaggio possono influenzare l’uso della parola, la scrittura, la lettura, il ritmo, la comprensione e, in molti casi, possono combinarsi tra di loro. In questo contesto, è necessario chiarire la differenza tra lingua e linguaggio.

Lingua e linguaggio

Con il termine linguaggio ci si riferisce al sistema di parole e di simboli che possono essere scritti o comunicati attraverso la parola o con dei gesti e il cui fine ultimo è la comunicazione.
Con il termine lingua, invece, si intende quel sistema attraverso il quale gli appartenenti ad una comunità comunicano tra di loro.

Ovviamente il linguaggio è un fattore fondamentale affinché una persona possa svilupparsi pienamente ed i problemi di linguaggio rappresentano spesso un ostacolo a questo sviluppo.
Molteplici sono le difficoltà che un individuo con disturbi del linguaggio si trova ad affrontare,come:

  • rendersi comprensibile o nel comunicare un messaggio agli altri;
  • mettere insieme le parole in frasi o nell’ordinare le parole.

In questi casi si parla di disturbo del linguaggio espressivo.

Differenti sono invece i casi di disturbo del linguaggio ricettivo, in questo ambito il soggetto avrà difficoltà a:

  • comprendere un messaggio proveniente da altri;
  • seguire le istruzioni che vengono date;
  • organizzare i pensieri.

Tra gli altri disturbi è possibile classificare quelli di decodificazione fonologica, di codificazione e decodificazione sintattica e morfologica.

Disturbi del linguaggio: le cause

Nella maggior parte dei bambini, il linguaggio si sviluppa in modo naturale a partire dalla nascita. Tuttavia, per sviluppare in modo appropriato il linguaggio, egli deve essere in grado di ascoltare, di vedere,di capire e di ricordare. Devono, inoltre, anche avere la capacità fisica di formare la parola.

Un bambino su 20 presenta sintomi di un disturbo del linguaggio e, in alcuni casi, la causa scatenante è sconosciuta. Questi di solito si presentano prima dei 4 anni e tra le cause scatenanti è possibile annoverare: lesioni celebrali, disturbi dello spettro autistico, perdita dell’udito e, più in generale, difficoltà di apprendimento. I disturbi del linguaggio possono anche essere causati da danni al sistema nervoso centrale, e in questo caso si parla di afasia.

Bisogna fare un’importante distinzione: i disturbi del linguaggio si differenziano dal ritardo nello sviluppo dello stesso. In quest’ultimo caso, il bambino sviluppa il linguaggio allo stesso modo degli altri bambini, ma la capacità di parlare esordisce più tardi, in un’età in cui si dovrebbe già parlare distintamente. Nei disturbi del linguaggio, invece, quest’ultimo non si sviluppa normalmente. Il bambino può possedere alcune abilità linguistiche, ma non altre. Viceversa il modo in cui queste abilità si sviluppano non è quello consueto.

Cosa fare

La storia clinica può rivelare se il bambino ha parenti stretti che hanno sofferto nel passato o hanno attualmente problemi di linguaggio.
In ogni caso, quando si sospetta che un bambino possa avere uno di questi disturbi, è necessario che venga sottoposto a dei test standardizzati, realizzati da un logopedista e/o da un neuropsicologo.
Un’audiometria è spesso consigliata per escludere problemi di sordità, che è una delle cause più comuni dei problemi linguistici.

Trattamento dei disturbi del linguaggio

La logopedia e la terapia del linguaggio sono i metodi migliori per questo tipo di disturbi. Oltre a ciò, è spesso consigliata una consulenza psicoterapeutica, perché di frequente, alla base dei problemi di linguaggio ci sono problemi emotivi o comportamentali.
La prognosi varia a seconda della causa. Le lesioni al cervello o altri problemi strutturali hanno generalmente una prognosi non positiva, per cui il bambino avrà problemi del linguaggio a lungo termine. Se le cause sono reversibili, allora queste possono essere trattate in modo efficace.

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