Bambini con disturbi di apprendimento: le cause

I disturbi dell'apprendimento possono portare un bambino a provare imbarazzo e disagio, soprattutto nell'ambiente scolastico. È importante prendere i giusti provvedimenti e capire le cause.

Capita molto spesso di trovarsi avanti a bambini che sono poco attenti durante la lezione o che sono molto vivaci. Non i tutti i casi, ma nella maggior parte delle ipotesi possono esserci alla base dei problemi di apprendimento.
I disturbi dell’apprendimento possono essere molti. Si può trattare di DSA, ossia i disturbi specifici dell’apprendimento che comprendono: dislessia, la difficoltà di leggere in modo fluente e con facilita, disgrafia, la difficoltà di scrivere in modo corretto, discalculia, la difficoltà di svolgere operazione e calcoli matematici. Le cause dei disturbi dell’apprendimento possono essere molte.

Si può trattare di deficit di attenzione e iperattività, questo comporta nel bambino una difficoltà di concentrazione ma anche il mancato controllo delle proprie azioni. Generalmente i disturbi dell’apprendimento possono manifestarsi in età pre-scolare che va dai 3 ai 6 anni, ma ogni bambino e diverso quindi i primi segnali possono variare. Quando si parla di disturbi DSA possono essere trattati da uno psicologo specializzato o da un logopedista, quando invece si parla di disturbi di apprendimento o iperattività, bisogna consultare necessariamente uno psicoterapeuta o un neuropsichiatra infantile.

Disturbi dell’apprendimento: le cause

Su questa problematica che lega i bambini, sono state condotte molte indagini statistiche. Hanno riportato che circa il 15% della popolazione scolastica possiede delle problematiche legate all’apprendimento.

Le cause possono essere molte, tra cui si trovano:

  • Difficoltà precettivo-motorie che possono portare ai disturbi specifici dell’apprendimento come dislessia, discalculia e disgrafia;
  • Difficoltà di attenzione e memorizzazione che portano il bambino a svolgere un compito non completo e uno scarso mantenimento delle cose acquisite;
  • Ritardo cognitivo che provoca lentezza nel processo di apprendimento del bambino e soprattutto c’è molta difficoltà nell’elaborazione delle conoscenze apprese;
  • Problemi che riguardano la sfera relazionale che possono portare il bambino ad avere poca autostima e poca fiducia in se stesso, ma soprattutto porta un senso di inadeguatezza che sente il bambino di fronte alle nozioni scolastiche.

Gli insegnati hanno una parte rilevante nella crescita del bambino, perché possono cambiare approccio e stabilire itinerari per facilitare l’apprendimento del bambino. Molte volte vengono sottovalutati alcuni fattori, ma condurre una vita regolare in gravidanza è molto utile per il benessere del bambino. Le difficoltà di apprendimento possono derivare anche da una gravidanza trascorsa a fumare, bere alcool o altre sostante tossiche. Ma anche complicazioni durante il parto come ad esempio dei traumi. È importante ricordare che i disturbi gravi si manifestano sempre molto precocemente, rispetto quelli lievi che si manifestano generalmente in età scolare.

I sintomi

Un bambino che nota la sua difficoltà rispetto i compagni di classe si sentirà sicuramente a disagio e frustrato, ma soprattutto può manifestare poca fiducia in se stesso e una scarsa motivazione nei confronti dello studio. Il bambino riesce a rendersi conto della sua difficoltà nonostante gli sforzi e l’impegno che ci mette. Molto spesso i bambini vengono rimproverati dai genitori e dagli insegnanti, ma uno scarso studio non è la causa se alla base si presenta una difficoltà di apprendimento.

Il trattamento

Ogni diagnosi per favorire il benessere futuro del bambino deve essere effettuata entro e non oltre la seconda elementare. Se si riesce entro la prima elementare è ancora meglio, perché possono essere anticipati alcuni processi che poteranno il bambino a correggersi più velocemente. Tutte le diagnosi devono essere fatte da specialisti esperti e mai auto diagnosticate. In questo campo non si possono commettere assolutamente errori perché possono portare a lunghi periodi di scarsa autostima e ad un abbandono precoce della scuola.

Dopo aver avuto la certezza di una diagnosi corretta, bisogna iniziare subito con dei programmi di riabilitazione o con provvedimenti scolastici che permettano al bambino di vivere con serenità la propria vita scolastica. Infine, è di fondamentale importanza che la famiglia del bambino e la scuola siano d’accordo, per poter dare ai bambini il giusto appoggio.

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