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Una delle prime domande che si pone una futura mamma, non appena scopre il lieto evento, è quando nascerà il mio bambino. La data presunta del parto può essere ricavata. Tuttavia non si tratta di un calcolo preciso, ma fornisce delle informazioni indicative. Infatti, la durata di una gravidanza è variabile. C’è chi arriva al parto prima delle 40 settimane e chi invece deve aspettare più a lungo. Per conoscere la data presunta del parto si deve partire tenendo conto del giorno in cui è iniziato l’ultimo ciclo mestruale. Come si calcola la data presunta del parto?
Ricavare la data dell’ovulazione
La data dell’ovulazione corrisponde alla data dell’effettivo concepimento. Tuttavia non è semplice da ricavare, perché non sempre il ciclo è regolare. L’ovulazione, ossia il processo in cui viene rilasciato il nuovo ovocita, avviene intorno al 14esimo giorno del ciclo mestruale, vale a dire 14 giorni prima del primo giorno di mestruazione.
Nel caso, invece di ciclo mestruale è di durata diversa. Dovremo tenere conto sempre del fatto che l’ovulazione avverrà 14 giorni prima dell’inizio della mestruazione. Quindi prendendo ad esempio un ciclo di 30 giorni, l’ovulazione avverrà il 16 giorno (30-14=16). Con un ciclo mestruale regolare, la data presunta del parto, con termine alla 40esima settimana, può avere un margine di errore di circa una quindicina di giorni.
Nel caso in cui il ciclo sia irregolare, vale la stessa regola. Tuttavia ci saranno più probabilità che la data presunta del parto vari rispetto a quanto previsto.
Data presunta del parto: come si calcola
Visto che in ogni caso la data dell’ovulazione non può essere ricavata con certezza e tenendo conto che questa può essersi verificata effettivamente sia prima che dopo della data presunta, il calcolo viene effettuato a partire dal primo giorno di mestruazione (dell’ultima mestruazione). A questa data vanno sommati 280 giorni, ossia la durata media di una gravidanza. Si otterrà quindi la data presunta del parto, ossia un riferimento indicativo. Viene infatti considerata una durata media della gravidanza pari a 40 settimane. Tuttavia la gravidanza ha una durata variabile compresa tra 37 e 42 settimane.
Questo calcolo permette di definire quella che viene definita come epoca gestazionale. Si differenzia dall’epoca embriologica, ossia il tempo effettivamente trascorso dal momento del concepimento. Già dalle prime settimane di gravidanza, infatti, grazie alle ecografie e alle dimensioni del feto, si può ricalcolare l’epoca presunta o confermare quella che era stata calcolata in precedenza.
A cosa serve la data presunta del parto?
Questa data è un’indicazione importante che consente di ricavare l’intervallo di tempo in cui dovrebbe avvenire il parto. Inoltre, è importante stabilirla per seguire le fasi di sviluppo dell’embrione e per prepararsi a ricorrere a un’induzione del parto nel caso in cui la gestazione si dovesse protrarre oltre le 42 settimane.
Come abbiamo già detto si tratta di un calcolo indicativo. Questa stima sarà più affidabile nel caso di cicli regolari e permetterà di dare quindi un’indicazione molto più precisa. Tuttavia si parla sempre di una stima, e mai di una data effettiva. Durante la prima ecografia, il medico utilizzerà il regolo ostetrico per stabilire la data presunta del parto. Inoltre, nelle prime settimane di gravidanza, grazie a controlli tramite ecografia si potrà migliorare la stima e ottenere indicazioni più veritiere.
Luna piena: sfatiamo un mito
Sfatiamo alcuni miti. Non c’è nessuna correlazione scientifica che dimostri che la luna piena possa favorire il parto. Questo mito si basa sulla correlazione del ciclo lunare al ciclo femminile, visto che le loro durate sono molto simili. Secondo altre ipotesi, invece, la correlazione deriverebbe dal fatto che la luna, grazie alla sua attrazione gravitazionale agirebbe come sulle maree anche sul liquido amniotico. Tuttavia, ad oggi, non esistono dimostrazioni concrete che la luna possa davvero influire sulla gestazione.