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Il daltonismo nei bambini e come riconoscerlo è molto importante per farli crescere in maniera sana e soprattutto senza avvertire alcuna sensazione di disagio che potrebbe diventare problematica da gestire. Si parla infatti di un’anomalia genetica che determina una percezione alterata di alcuni colori. I bambini che sono colpiti da questo disturbo hanno problemi nel riconoscere in primo luogo alcuni colori come blu, verde, rosso, viola e tutte le loro sfumature. Ecco perciò tutto quello che serve sapere per riconoscerla ed affrontarla correttamente.
Daltonismo nei bambini: come riconoscerlo
Nella maggior parte dei casi, ad accorgersi del daltonismo di un bambino possono essere le maestre. Infatti proprio loro potrebbero notare per prime che usano colori diversi, ad esempio, per colorare un albero. Basta sottoporre i bambini ad una visita oculistica che permetterà di accertare effettivamente il daltonismo.
Inoltre ci sono dei test visivi che permettono di riconoscere soggetti in un’immagine piena di alcuni punti colorati. Queste sono comunemente note come tavole di Ishihara. Permettono di riconoscere i colori e fare in modo che si possa riconoscere se un bambino è affetto da daltonismo. Dato che il problema di queste persone è nel riconoscere le sfumature, il test prevede che i puntini ne creino alcune così da realizzare delle figure abbastanza chiare. In base alle risposte di un bambino nel momento in cui vede una delle tavole si potrà capire qual è la causa del daltonismo.
Un dato importante è quello relativo ai soggetti principalmente affetti da questo disturbo visivo. Stando a delle stime scientifiche, si parla di una percentuale maggiore di maschi rispetto alle donne. Questo perché vi è un’alterazione recettiva del cromosoma X. Il daltonismo più comune colpisce principalmente l’asse rosso-verde, mentre una più rara è quella che altera la percezione del colore blu.
Le principali cause del daltonismo
Il meccanismo che determina questo tipo di problema è legato ad un deficit nel funzionamento dei coni. Questo ha una natura esclusivamente genetica e determina perciò una diversa percezione dei colori. Bisogna sottolineare che i coni sono delle componenti dell’occhio di grandissima importanza in quanto sono quelle che fanno in modo che si abbia una vista chiara. Inoltre, permette di vedere nitidamente, oltre a poter riconoscere i vari tipi di colori esistenti in natura.
Come aiutare i bambini daltonici
Non bisogna mai sottovalutare il daltonismo, soprattutto qualora venga riconosciuto in età infantile. Questo potrebbe esporre il bambino a sensazioni di disagio psicologico e sociale. Si possono aiutare i bambini, anzi è importantissimo che venga fatto. D’altronde non esiste una cura o una soluzione di alcun tipo per questo genere di alterazione visiva. I genitori farebbero bene ad informare gli insegnanti del proprio bambino in maniera tale che non vengano scambiati per distrazione gli errori che commettono. Un’idea per aiutarli a riconoscere comunque dei colori è quello di attaccare sulle matite il colore di ognuna di esse, così che possano essere aiutati nel convivere con questo disturbo. Questo vale per quelli che sanno leggere già , mentre per i più piccini potrebbe essere utile posizionare i colori in una posizione fissa così che sappiano di quale si tratti.
Daltonismo nei bambini: come vanno trattati
Il bambino daltonico potrebbe avvertire una sensazione di disagio ed imbarazzo che potrebbe anche portarlo a vivere male la scuola e lo stare insieme ad altri bambini. Ecco perché è importante non criticare mai ciò che fanno, cercando di incoraggiarli ed apprezzarne l’originalità . Questo tipo di atteggiamento deve venire in primo luogo dai familiari, fino ad arrivare ai compagni di scuola e agli insegnanti.
Importante precisare che il bambino daltonico va portato a visita oculistica periodicamente fin dai 3 anni così che si possa monitorare la normale capacità di lettura e anche di apprendimento. Anche se è utile precisare che il daltonismo non peggiora nel corso del tempo, ma tende a rimanere stabile.