Torcicollo nei bambini: tutto quello che bisogna sapere e fare in caso di contrattura muscolare del collo nei bambini.
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Un colpo di freddo, una postura scorretta durante il sonno, un movimento brusco delle spalle, uno sforzo eccessivo e improvviso, ecco che anche un bambino, proprio come un adulto, può andare incontro alla contrattura del collo. Il torcicollo nei bambini può rappresentare un disturbo particolarmente fastidioso perché non si vede, ma si sente e limita le loro azioni. Scopriamo allora come poter curare il torcicollo nei bambini.
Il torcicollo nei bambini si presenta esattamente con gli stessi sintomi degli adulti.
In genere chi soffre di torcicollo avverte un dolore acuto in corrispondenza della parte posteriore e laterale del collo, difficoltà a girare la testa (che risulta inclinata di lato) e contrazione dei muscoli in tutta l’area interessata.
Il disturbo in sé è di lieve entità e tende a regredire nell’arco di 4/5 giorni, tuttavia va curato.
Inoltre, non tutti sanno che esistono due tipi di torcicollo: muscolare e congenito.
La contrazione muscolare che interessa muscoli del collo provocando dolore è comunemente detta “torcicollo muscolare” o Benin.
Le sue cause principali possono essere una mossa sbagliata, la cattiva postura durante il sonno, colpi di freddo, stanchezza.
Questa seconda forma di torcicollo colpisce, invece, i bambini alla nascita.
Esso può essere causato da diversi fattori, tra cui la posizione del feto in utero con scarso sviluppo del muscolo del collo, oppure ancora spasmo muscolare o da ematoma causato al momento della nascita.
Il torcicollo congenito può essere individuato quando, osservando il neonato, quest’ultimo mantenga la testa in giù e non riesce a fare piccoli movimenti con il collo.
In questo caso saranno necessari esercizi specifici, oppure intervento chirurgico.
In caso di torcicollo nei bambini non è necessario, di norma, l’intervento del pediatra, a meno che il dolore non si estenda progressivamente al braccio e peggiori man mano che trascorrono le ore.
Bisogna sempre controllare che il bambino riesca comunque a toccare il petto con il mento e che non abbia problemi di tipo urinario.
Per alleviare il dolore e cercare di risolvere il problema è necessario far eseguire (con il nostro aiuto) al bambino piccoli e brevi esercizi di stretching.
Altrettanto benefici si rivelano gli impacchi caldi sulla zona del collo colpita da fastidio o dolore, la moxibustione e le creme all’arnica.
Far star a riposo e al caldo il bambino che ha il torcicollo lo aiuterà ad avvertire meno dolore e a farglielo passare.
Nella vasta gamma dei rimedi omeopatici sono annoverati per la cura del torcicollo tiglio, biancospino e ribes nero, ma anche l’olio 31 e l’aconitum napellus.
In farmacia sono venduti appositi cerotti per torcicollo nei bambini. Questi cerotti contengono un principio attivo che va ad allentare la tensione accumulata nella zona muscolare del collo.
Tra gli antichi “rimedi della nonna” c’è il composto a base di porri e latte. Il rimedio prevede che, una volta cotti i porri nel latte, questi vengano frullati e applicati sulla zona dolorante.
A volte, se il dolore è particolarmente intenso, può anche essere prescritto dal medico pediatra un analgesico, con base paracetamolo.
Questo tuttavia è un rimedio secondario, in quanto nella maggioranza dei casi il torcicollo nei bambini, se di forma muscolare, si risolve nel giro di 2-3 giorni.
Se trascorsi i tre giorni dalla comparsa dei sintomi il bambino lamenta ancora dolore, il fastidio di è esteso a spalla, schiena, braccia, gomito allora è il caso di far visitare il piccolo dal pediatra.
Inoltre, il medico va contattato anche in caso di comparsa di febbre, vomito, mal di testa o vertigini.
In caso di torcicollo congenito sarà cura del pediatra indirizzarvi verso un buon fisioterapista che valuterà la necessità di eseguire qualche seduta fisioterapica e specifici esercizi da eseguire anche a casa per la risoluzione del problema.
La presenza di eventuale ematoma richiede, chiaramente, l’intervento chirurgico per la sua rimozione.
In realtà non si può parlare di veri e propri “rischi” legati alla presenza di torcicollo congenito.
Semplicemente può accadere che, se un bambino tende da neonato ad appoggiare la testa sempre da uno stesso lato e considerato che il suo cranio è morbido, potrebbe appiattirsi la testa proprio da quel lato (plagiocefalia posizionale).
In questo caso sarà sufficiente girare la testa del bambino così che possa dormire con la testa anche sul lato opposto.
Per aiutare i piccoli che soffrono di torcicollo esistono alcuni cuscini appositamente studiati per bambini e neonati che possono servire a prevenire il torcicollo del piccolo.
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