Come curare cicatrice dopo parto

Poco prima di essere dimessa dall’ospedale, la neomamma riceve istruzioni su come curare la cicatrice dopo il parto.

Il parto naturale e quello cesareo lasciano due diversi tipi di cicatrice, ma, in entrambi i casi, con la dovuta attenzione e qualche piccolo accorgimento, la ferita guarisce in poco tempo.

Come curare la cicatrice dopo il parto naturale?
Per curare la cicatrice da episiotomia (l’incisione chirurgica del perineo che viene effettuata per facilitare l’espulsione del feto durante il parto naturale), lavate il perineo un paio di volte al giorno con acqua fredda, per facilitare il riassorbimento di eventuali ematomi, diluendo nell’acqua del bidet delle polveri disinfettanti specifiche prescritte dal ginecologo. Dopo la lavanda, tamponate delicatamente la ferita con un asciugamano morbido, senza sfregare, assicurandovi che non rimanga mai bagnata o umida. Per agevolare la guarigione, inoltre, è utile massaggiare la zona con un olio cicatrizzante, come l’olio di rosa mosqueta, e collocate degli assorbenti di garza o delle apposite salviettine tra l’assorbente e la ferita per far traspirare la pelle. Esistono, inoltre, altri accorgimenti utili per alleviare il dolore e il fastidio causati dai punti durante il processo di guarigione, cioè fare impacchi di ghiaccio, usare creme o spray anestetizzanti (solo sotto indicazione medica), usare un salvagente o un anello di gomma (acquistabile nei negozi di articoli sanitari) per sedersi ed evitare di stare in piedi o sedute troppo a lungo.
Ricordate, infine, di controllare quotidianamente l’evoluzione della ferita da episiotomia, aiutandovi con uno specchietto: i punti devono essere visibili, ma non deve esserci gonfiore o arrossamento.

Come curare la cicatrice dopo il parto cesareo?
I punti di sutura del parto cesareo, spesso, vengono tolti già durante la visita ginecologica a cui viene sottoposta la neomamma prima di essere dimessa dall’ospedale, o pochi giorni dopo. In ogni caso, per curare la cicatrice dopo il parto cesareo, evitate di bagnare la ferita per almeno una settimana, quindi lavatevi a pezzi anziché fare il bagno nella vasca o la doccia. Pulite la cicatrice con una garza sterile imbevuta di un disinfettante molto leggero diluito in acqua (prescritto dal ginecologo), asciugatela bene tamponandola delicatamente con un asciugamano morbido e pulito, senza sfregare, e copritela con una garza asciutta per evitare che entri a contatto con i vestiti. E’ importante, inoltre, evitare di esporre la cicatrice al sole, altrimenti potrebbe scurirsi in modo permanente.
Se notate strani arrossamenti o secrezioni di liquido giallastro, contattate l’ospedale o il ginecologo perché potrebbe trattarsi di un’infezione.

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