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Crescita neonatale, controllare le tabelle dei percentili

Calcolo percentili e interpretazione delle curve di crescita, ecco tutto quello che c'è da sapere.

Crescita neonatale, controllare le tabelle dei percentili è molto utile per scoprire quali sono i cambiamenti del neonato e costituiscono parametri altamente indicativi dei suoi sviluppi. L’importante però è non agitarsi se le misure del vostro bambino non sono il linea con i dati presenti sulle tabelle percentili.

Le tabelle dei percentili si basano su tre valori, che sono altezza, peso e sviluppo psicomotorio e si riferiscono ai bambini dagli zero ai cinque anni di vita. La crescita neonatale segue degli standard precisi per quel che riguarda lo sviluppo del neonato, scopriamo come funzionano le tabelle dei percentili e come imparare a leggerle.

Crescita neonatale

E’ inutile negarlo, una delle preoccupazioni maggiori di noi genitori una volta nato il bambino, è la sua crescita neonatale. Cresce poco o cresce troppo? E proprio per rispondere a queste domande e per avere un punto di riferimento valido sono state studiate ed individuate le curve di crescita e i percentili. Questi sono semplicemente dei grafici, che hanno come basi il peso, l’altezza ed il sesso.

Ma, al di là dei numeri, che comunque hanno la loro importanza, teniamo bene a mente che la salute di un bambino non si misura con un grafico. Ogni bambino ha infatti una propria crescita neonatale ed in primo luogo è compito di uno specialista, ovvero del pediatra, scoprire determinate anomali. In secondo luogo ogni bambino ha un patrimonio genetico, se quindi ha, ad esempio, due genitori di bassa statura, così come anche i nonni ed i bisnonni, difficilmente diventerà un bambino alto.

Come interpretare le tabelle di crescita

Con le tabelle di crescita siamo in grado di vedere e tenere sotto controllo il peso e l’altezza del bambino nel corso del tempo. Questi grafici derivano direttamente dall’Organizzazione mondiale della Sanità o Oms. Il loro utilizzo è molto semplice, funzionano come un normalissimo grafico. Si prendono altezza e peso del bambino e si trova il loro punto di incontro.

Ecco proprio questo punto di incontro è il numero percentile, ovvero il posto che il bambino occupa nella classifica formata da 100 bambini della sua stessa età e con il suo stesso peso. Ad esempio se il vostro bambino si colloca al 60° percentile, vuol dire che ci sono 40 bambini che pesano più di lui e 59 che hanno invece un peso inferiore. Ma questo non vuol dire che nostro figlio sia sovrappeso…Ricordiamo sempre che le tabelle percentili servono per monitorare l’andamento della crescita del bambino, lasciamo agli esperti eventuali conclusioni.

Curve di crescita

Le curve di crescita sono un grande aiuto per i pediatri, così da riuscire a confrontare in poco tempo la crescita e lo sviluppo dei bambini, appartenenti ad una determinata categoria di età. Ovviamente per i genitori sono un utilissimo strumento per monitorare il bambino, ma ciò non vuol dire che questi valori debbano essere presi alla lettera ed eventualmente allarmarsi se qualcosa non va.

Queste curve di crescita infatti sebbene siano tarate in maniera quanto più precisa possibile, ad esempio si distinguono per maschio e femmina e per etnia, è pur vero che presentano dei limiti. Ad esempio è chiaro che un neonato del nord-africa ed uno italiano, alla nascita non possono avere le stesse misure e crescere allo stesso ritmo. Stesso discorso se si pensa alla stessa etnia, un bambino italiano nato da genitori minuti, non potrà mai avere la stessa crescita di un bambino nato da genitori con una altezza sopra la media.

Quindi, va benissimo prendere le tabelle percentili e le curve di crescita come punto di riferimento, ma aspettiamo sempre il parere del pediatra, prima di giungere a conclusioni affrettate.

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