Crescita dei bambini prematuri

Cosa fare se un neonato nasce prima del tempo? Ecco tutti i fattori di crescita da considerare

Un neonato si definisce prematuro quando nasce prima della scadenza della gravidanza e cioè prima della 37 esima settimana di gestazione. Oggi giorno, le percentuali relative alle gravidanze premature sono del 12% per quanto riguarda i diversi paesi del mondo e purtroppo una buona parte di loro non sopravvive,mentre il 7% (su 35.000 nuovi nati) per quanto riguarda l’Italia. Purtroppo, quando un bambino nasce prematuro, si vanno a interrompere la crescita degli organi, degli apparati e le normali funzioni che dovrebbero essere utili per affrontare il mondo esterno. Le modalità per capire e calcolare la crescita prematura di un bambino sono principalmente tre:

  • età gestazionale: si definisce età gestazionale, l’età del bambino in riferimento all’ultima mestruazione della madre. Questo fatto è molto utile per poter calcolare le fasi dello sviluppo del bambino prima che nasca.
  • età cronologica: si definisce età cronologica, l’età che viene calcolata al momento della nascita e rappresenta l’età propria del bambino.
  • età effettiva: per età effettiva intendiamo l’età del bambino nato a termine che viene calcolata in base all’età cronologica.

I fattori di rischio

Il primo fattore è il peso, si sa che i bambini nati prematuri tendono a crescere molto più lentamente a differenza dei bambini che sono nati a termine e con l’aiuto del pediatra si crea uno schema per capire se il bambino sta crescendo bene. Oltre a controllare il peso, che è la caratteristica fondamentale di un bambino prematuro, bisogna controllare anche:

  • la crescita degli organi;
  • eventuali infezioni alle orecchie;
  • patologie agli occhi;
  • raggiungimento di determinati traguardi;
  • quando inizia a parlare e ad afferrare oggetti;
  • quando cominciano a gattonare;

La crescita

Per quanto concerne la crescita degli organi, purtroppo gli organi e soprattutto i polmoni di un bambino prematuro non sono sviluppati del tutto e per questo motivo il bambino potrebbe soffrire di crisi respiratorie. In questi casi bisogna controllare il numero dei respiri e se ha un respiro corto. Se dovesse capitare che non riesce a respirare e ha un colorito bluastro bisogna portarlo con urgenza all’ospedale. Per eventuali infezioni alle orecchie, queste si manifestano soprattutto perché il sistema immunitario non è ben sviluppato e in questi casi basta utilizzare della gocce auricolari.

Per le patologie degli occhi, solitamente i bambini prematuri soffrono di gravi patologie oculari come la Retinopatia Neonatale, causata appunto dal mancato sviluppo dei vasi sanguigni all’interno degli occhi. Purtroppo questo problema se non viene curato immediatamente può portare ad un rischio di cecità. Sfortunatamente, anche per quanto riguarda il raggiungimento dei traguardi, il bambino prematuro può avere delle difficoltà. Infatti, bisogna controllare quando fa i suoi primi movimenti, quando alza la testa per la prima volta etc. Stesso discorso per quanto riguarda gli oggetti, in quanto il bambino prematuro tende ad afferrare gli oggetti molto più tardi rispetto ad un bambino nato a termine che lo fa più o meno a 4 mesi, mentre un bambino prematuro comincia ad afferrare gli oggetti a 9 mesi.

Lo sviluppo

Un’altra caratteristica fondamentale che bisogna tener presente è il momento in cui il bambino inizia a sorridere e a parlare. Anche in questo caso c’è una differenza, mentre i bambini nati a termine cominciano a muovere gli arti a 2-3 mesi, i bambini nati prematuri cominciare a dire le prime paroline a 5-6 mesi usando monosillabe. Ultimo fattore,e forse il più importante da tener presente, è valutare sempre i segnali di sviluppo per capire se la crescita sta procedendo correttamente. Questi segnali possono essere il movimento delle braccia, l’interesse verso un rumore, se si succhia il pollice etc.. Se vi sono questi segnali vuole dire che tutto sta procedendo nel migliore dei modi.
Supporto psicologico per le famiglie con bambini nati prematuri
Quando nasce un bambino prematuro, alcune famiglie tendono ad addossarsi le colpe e cadere in una dimensione di fragilità. Se ci dovessimo trovare in queste situazioni, l’unica cosa da fare è chiedere l’aiuto di uno psicologo che può aiutarci grazie appunto al sostegno psicologico. Oltre ad un sostegno psicologico, l’aiuto può essere offerto anche da associazioni create apposta per gestire questo genere di casi.

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