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Meglio crescere i figli in campagna o in città? La questione è da sempre dibattutta da molti genitori. La suggestione di crescere i propri figli in campagna è una delle più ricorrenti in tutti i genitori. La possibilità di farli vivere in un ambiente sano, a contatto con la natura, con alimenti naturali e privi di pesticidi, sono solo alcune delle motivazioni che spingono i genitori a prendere una decisione del genere. Ma è davvero salutare per i piccoli crescere in campagna piuttosto che in città?
Campagna o città?
Sono sempre più numerose le persone che decidono di far crescere i propri figli in campagna, a contatto con la natura. La vita in città, infatti, si fa sempre più difficile a causa della mancanza di spazi aperti, dell’inquinamento, dei pericoli ai quali i più piccoli possono andare incontro. In campagna, invece, l’ambiente è più salutare e i bambini crescono con la possibilità di imparare mille cose diverse, seguendo il ritmo delle stagioni e lontano dall’eccessiva esposizione alla tecnologia, sicuramente non la babysitter ideale.
Esistono diversi studi che dimostrano come la vita in campagna sia una scelta ideale per i più piccoli che in città sono sottoposti a maggiori rischi da smog, da inquinamento acustico e da quello visivo che ogni anno sono le principali cause di patologie quali bronchiti e bronchioliti.
Secondo un recente studio dell’OMS, poi, ogni anno nella sola Europa sono 700 i decessi di bambini sotto i quattro anni dovuti a patologie causate dall’esposizione alle polveri sottili, uno scenario tipico di tutte le grandi città. In campagna, invece, i bambini trascorrono più tempo all’aria aperta e sono a contatto con pollini e batteri che li aiutano a sviluppare gli anticorpi necessari in modo naturale.
I vantaggi del crescere i propri figli in campagna
Sono tanti i vantaggi dei quali possono usufruire le persone che decidono di crescere i propri figli in campagna. Ad esempio i bambini che crescono nella natura sono meno ansiosi e imparano a gestire meglio le proprie emozioni. Inoltre le località di campagna di solito hanno una minore concentrazione di persone, ci si conosce tutti ed è molto più semplice tenersi lontani dalle cattive compagnie.
Una comunità ridotta è un vantaggio anche per le scuole in quanto i piccoli sono meglio seguiti dagli insegnanti poiché in ogni classe è presente un numero ristretto di alunni. Un bambino che cresce in campagna è a contatto costante con natura, animali e aria fresca e pulita. Questo permette loro di raggiungere un livello di benessere sia psicologico che fisico molto più elevato, circostanza che si ripercuote sulla salute più in generale, permettendo loro di sviluppare molte più difese immunitarie.
Infine un bambino di campagna difficilmente trascorrerà i pomeriggi chiuso in casa davanti ad un tablet perché avrà sempre mille cose da fare e avventure da vivere che lo aiuteranno a sviluppare anche la fantasia e la creatività. Può conoscere la natura e sperimentare con quello che ha intorno.
Gli svantaggi del crescere i figli in campagna
Va detto, però, che esistono anche alcuni aspetti negativi che vanno valutati quando si pensa di far crescere i propri figli in campagna. Per alcune persone, infatti, vivere in campagna ad una certa distanza dal primo centro abitato o dal supermercato più vicino può essere fonte di ansia. Per i bambini, poi, questo potrebbe tradursi in minori occasione di contatto con i coetanei e limitate possibilità di trascorrere, ad esempio, un pomeriggio di giochi con l’amichetto del palazzo.
Inoltre abitare in una località decentrata può dare meno opportunità dal punto di vista degli studi una volta che il bambino sarà cresciuto: magari il tipo di istituto superiore che ben si sposa con le inclinazioni del ragazzo non è raggiungibile nelle immediate vicinanze e si dovrà pensare ad un trasferimento del ragazzo quando avrà l’età per frequentare l’università. Infine in caso di necessità di cure mediche particolari, il fatto di vivere in campagna e lontano dai maggiori centri medici potrebbe essere scomodo e costringere ad un trasferimento temporaneo.