L'autismo è una sindrome complessa. In molti casi i genitori si preoccupano anche per il "dopo di noi", quando le cure non sembrano abbastanza.
Un bambino che non comunica e che si rifugia nel suo mondo, a volte più bello di quello reale, ma incomprensibile ai più. Questa la prima diagnosi stereotipata dell’autismo, uno dei disturbi infantili più complessi e sui quali la scienza ha ancora molto da indagare. Eppure, dietro la prima classificazione dei disturbi dello spettro autistico di Leo Kanner, si nascondono le storie di tanti bambini, alcuni molto talentuosi, altri soli; alcuni arrabbiati col mondo, ma tutti in cerca di amore.
Autismo deriva dal greco “autos”, ossia se stesso. Esso può sfumarsi in vari disturbi dello spettro autostico, poiché la fenomenologia applicata al disturbo è varia e vasta. Si tratta di una serie di disturbi che differiscono per dinamiche e caratteristiche da soggetto a soggetto ma con alcune similitudini. Quasi tutti i bambini autistici mostrano una capacità compromessa d’interagire socialmente ed una ridotta capacità comunicativa.
Attenzione. I bambini autistici, però, non sono meno intelligenti. Qui non c’entra l’intelligenza. C’è in ballo la visione personale del mondo che, nel bambino autistico, è personale ed incomprensibile, spesso anche per i genitori stessi. Alcuni bambini autistici mostrano delle capacità straordinarie e tutti sono dotati di grande sensibilità. Forse proprio questa sensibilità spiccata porta alcuni di loro a ribellarsi verso alcuni aspetti della società o a ritenere inadatto un ambiente al loro sviluppo cognitivo. Altri celano la rabbia dentro di loro o la fanno esplodere contro qualunque altro soggetto. In sostanza, essi hanno un loro concetto di “normalità”, tutto da decifrare, con amore.
Nella diagnostica del disturbo autistico, devono intervenire almeno tre di questi sintomi:
Chiaramente i sintomi debbono ripetersi quotidianamente ed avere un impatto forte sulla vita sociale del bambino. Nonostante i sintomi possano venire alla luce già nei primi anni di vita, nella sindrome di Asperger essi non compaiono prima dei 3-4 anni e prima di uno sviluppo adeguato del bambini. La sindrome infatti va ad inficiare le capacità sociali, ma non l’intelligenza del piccolo. L’autismo colpisce 4 volte di più i maschi rispetto alle femmine.
Ciò che rende molto complessa la diagnosi è la varietà di sintomi e comportamenti stereotipati nel bambino autistico. Molto spesso, gli eccessivi scatti d’ira o la difficoltà nella gestione dei bambini affetti dalle forme più gravi del disturbo necessitano di un’assistenza continua ed attenta in centri specializzati. I bambini autistici possono mostrare interesse verso i loro compagni oppure chiudersi completamente in se stessi. Alcuni possono parlare, esprimersi ed essere compresi facilmente. Altri hanno un loro modo di esprimersi, molto difficile da decifrare, anche per gli operatori del settore.
La diagnosi deve mettere assieme i pezzi del puzzle, prendendo in esame le caratteristiche del disturbo e la sua ripetitività. Infatti, i comportamenti ripetitivi, quasi maniacali, sono spesso l’indice principale di un disturbo autistico, che potrebbe avere origini biologiche.
Alcuni bambini possono essere seguiti ed i sintomi, tra i quali ansia o manie, curati con alcuni tipi di psicofarmaci, riuscendo a condurre, con la propria famiglia, una vita quasi normale. Altri però mostrano, negli anni, un peggioramento della malattia. In alcuni casi, quelli più gravi, sembra non esserci cura e per alcuni bambini è necessaria la degenza in strutture specializzate. Ciò vale per i soggetti in cui è totalmente compromessa la capacità d’interagire in modo pacifico con coetanei e familiari.
Chiunque, tuttavia, abbia avuto modo di avere a che fare con bambini affetti da questi disturbi cosi terribili e complessi, sa che, per quanta rabbia essi possano provare nei confronti del mondo e dei loro coetanei, essi cercheranno sempre dimostrazioni d’amore. Un bacio, una carezza, un’attenzione. E, a loro modo, ricambieranno quell’affetto. Ne saranno grati cosi come mostreranno disagio in caso contrario.
E’ accaduto questo nella struttura di Montalto di Fauglia (PI) della Stella Maris che ospita bambini ed adulti affetti da vari disturbi legati allo spettro autistico. Li non era l’amore a comandare le scelte di dottori ed operatori che, chi in un modo e chi in un altro, utilizzavano violenza o regalavano indifferenza agli indifesi ospiti della struttura, rei solo di cercare comprensione ai loro problemi. 17 indagati, smascherati dalle telecamere, poste nella struttura dai Carabinieri i quali avevano utilizzato modalità improprie di comportamento nei confronti dei ragazzi. Ma proprio i pazienti, in qualche modo, avevano esacerbato la loro violenza anche a casa, nel periodo in cui si perpetravano le violenze. Ciò è indice dell’alta reattività dei bambini autistici a ciò che li circonda e della loro capacità, in qualche modo, di reagire a ciò che non è giusto o corretto.
Oltre ad una sferzata della scienza, che al momento sta lavorando su cure a base di ossitocina (l’ormone dell’amore), in qualche modo legato allo sviluppo di emozioni e comportamenti, ci auguriamo che anche coloro che sono preposti alla salvaguardia ed alla cura di bambini speciali e con patologie cosi complicate possano essere selezionati con attenzione e radiati dalla professione alla prima avvisaglia di scarsa predisposizione per un lavoro di enorme responsabilità.
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