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In cosa consiste l’endometrio sottile e perché rappresenta un problema? Per essere in grado di rispondere in modo soddisfacente a queste domande, occorre fare un passo indietro per spiegare che cos’è l’endometrio. Si tratta del rivestimento della parete interna dell’utero. Esso si compone di una mucosa, la quale aderisce in maniera diretta al miometrio, e di uno strato di epitelio ghiandolare. L’endometrio, ma in particolare la sua mucosa più superficiale, subisce mutamenti a seconda della fase del ciclo mestruale in cui si trova la donna in quel momento.
La parete interna viene invece definita basale e svolge una essenziale funzione di rigenerazione. In alcuni periodi del mese, dunque, l’endometrio può apparire più sottile o anche più ispessito del solito. Si tratta, normalmente, di fenomeni completamente fisiologici che non devono destare preoccupazione. Tuttavia è importante conoscerli per sapere quando invece il mutamento costituisce un campanello d’allarme.
Endometrio sottile cos’è
L’endometrio dunque può cambiare facilmente spessore. Questo, nel periodo fertile della donna, corrisponde a una misura variabile tra uno e sette millimetri. Subendo i cambiamenti ormonali che scandiscono il ciclo mestruale femminile, anche l’endometrio si trasforma e cambia spessore. In particolare, in corrispondenza dell’ovulazione l’endometrio si ispessisce, preparando così il terreno a una possibile gravidanza. E, se il concepimento effettivamente avviene, si scopre che la gravidanza è strettamente legata ai mutamenti che intervengono nell’endometrio.
Se, ad esempio, la membrana in questione risulta affetta da patologie importanti, la fecondità femminile si riduce sensibilmente. Questo è il caso dell’endometriosi, una patologia che consiste nell’ubicazione di tessuto endometriale al di fuori della sua sede naturale, l’utero. L’endometriosi provoca molti disagi, alcuni dei quali anche gravi, nella vita quotidiana, dolori e una riduzione delle fertilità di chi ne è affetta. Abbiamo visto i casi in cui l’endometrio si ispessisce. Esso, invece, si sfalda quando non è avvenuta la fecondazione.
Come? Se, con l’ovulazione, l’ovocita maturo non viene fecondato da uno spermatozoo, e dunque non si instaura una gravidanza, si va incontro, due settimane dopo, alla mestruazione, che segna l’inizio del ciclo mestruale successivo. La mestruazione, ovvero la perdita ematica che avviene mensilmente, è dovuta proprio allo sfaldamento dell’endometrio, causato a sua volta da un blocco nella produzione degli ormoni caratteristici. Ma quand’è, allora, che ci troviamo davanti a una situazione di endometrio sottile? Fisiologicamente parlando, questa parete si assottiglia nei giorni che precedono e seguono immediatamente il mestruo.
Cosa accade in questi casi? Se l’endometrio si presenta sottile nei giorni che precedono immediatamente il nuovo ciclo (che inizia con la mestruazione) è probabile che la perdita mestruale che seguirà si rivelerà di piccola entità. Probabilmente, allora, il ciclo che seguirà risulterà anovulatorio. Ciò significa che il ciclo mestruale non è caratterizzato da ovulazione, ovvero dalla maturazione dell’ovocita (gamete femminile) che potrebbe così essere fecondato dallo spermatozoo (gamete maschile).
Occorre prestare attenzione a questo segnale, poiché potrebbe costituire una spia di fertilità assente o comunque ridotta. Molto spesso, se l’endometrio non cresce nella fase che precede le mestruazioni e la paziente desidera avviare una gravidanza, si rende necessario procedere con una cura che preveda dosaggi ormonali specifici. Con la diminuzione degli ormoni che segue il periodo delle mestruazioni, invece, la riduzione dello spessore dell’endometrio risulta completamente normale e fisiologica.
L’endometrio sottile prima del mestruo è, nella maggior parte dei casi, legato alla sindrome dell’ovaio policistico. Si tratta di un problema di natura ormonale, che può essere trattato in modi differenti, come vedremo nell’ultimo paragrafo, dedicato ai rimedi. Le donne affette da ovaio policistico, comunque, risultano spesso perfettamente in grado di intraprendere e portare a termine una gravidanza in tutta serenità, nonostante il ruolo cruciale che, come abbiamo visto, l’endometrio gioco nel corso della gestazione. E in che modo, invece, questa mucosa si relazione con l’evento della menopausa?
A causa della scomparsa delle mestruazioni, questa parete diventa più sottile e smette di essere soggetta alla ciclicità dei mutamenti ormonali. Il suo spessore si attesta, con questa tappa, intorno ai cinque millimetri, per restare tale. Infine, l’endometrio si può assottigliare, apparendo così più sottile rispetto alla norma, in seguito a un raschiamento. In cosa consiste quest’ultimo? Si tratta di una tecnica invasiva che può essere effettuata a fini sia diagnostici, sia operativi. Essa rimuove infatti parti della mucosa stessa oppure una massa anomala presente nell’utero. Dopo il raschiamento, la mucosa si presenta assottigliata e stressata. Tuttavia, con la terapia giusta e un adeguato riposo, essa tornerà al suo aspetto originale.
Endometrio sottile sintomi
Abbiamo spiegato i motivi che possono causare un assottigliamento dell’endometrio, ma come si rileva questa situazione nella vita quotidiana? Non si tratta di una parte del corpo che possiamo osservare come se si trattasse dei nostri arti o dei nostri capelli. Ovviamente un ginecologo, grazie a un’ecografia, potrà constatare lo stato di salute dell’endometrio, nonché il suo spessore. Tuttavia, difficilmente chiederemo una visita per questo motivo se non siamo in grado di accorgerci della nostra condizione.
Come fare quindi? Esiste una serie di sintomi che, in modo più o meno chiaro, segnala la condizione di endometrio sottile alla quale ci riferiamo. Questa situazione, infatti, è accompagnata di norma da un quadro sintomatologico ben preciso. il motivo per cui non sempre è facile diagnosticare autonomamente la propria condizione è che i sintomi in questione non sono propri solamente dell’assottigliamento dell’endometrio, bensì rispondono anche a una molteplicità di altre situazioni. I sintomi a cui ci riferiamo sono soprattutto relativi alle mestruazioni, tranne uno che si presenta in gravidanza.
Una gestazione da parte di una donna con endometrio sottile ha infatti maggiori probabilità di terminare tragicamente con un aborto spontaneo. Esso si accompagna anche alle eventuali complicazioni tipiche dell’evento come, ad esempio, l’emorragia interna. Un altro sintomo è quello di mestruazioni alquanto irregolari e che provocano, nel momento in cui sono in corso, forti dolori alla schiena e all’addome. Il ginecologo che deve verificare una situazione di endometrio sottile non può prescindere dalla valutazione di questi sintomi.
Sebbene il rischio di aborto spontaneo risulti più elevato tra le donne il cui endometrio appare sottile, ciò non implica che questa condizione precluda la possibilità di avere figli. In ogni caso, sebbene si possa rimanere incinta e portare a termina felicemente la gravidanza, questa risulta soggetta a maggiori rischi rispetto alla media. Proprio per questa ragione, se si desiderano bambini è necessario essere affiancate, durante tutto il periodo della gestazione, da uno specialista che segua da vicino l’evolversi degli eventi.
Migliori rimedi
Esistono dei rimedi contro il problema dell’endometrio sottile? Fortunatamente sì; esistono diverse cure, accomunate dallo scopo di riportare il sistema riproduttivo femminile a uno stato di piena salute e funzionalità. Il trattamento più ampiamente utilizzato consiste in una terapia a base di farmaci ormonali, su prescrizione del medico. Questo è ciò che avviene nel caso di sindrome da ovaio policistico. Molti ginecologi prescrivono infatti la pillola anticoncezionale. Questa, a base di ormoni, è quasi sempre in grado di rispondere in maniera adeguata al problema in questione.
Prima di procedere in questo modo, tuttavia, bisognerebbe valutare la possibilità di risolvere la problematica con un metodo naturale, ovvero modificando l’alimentazione e lo stile di vita della paziente. Una maggiore attività fisica e sportiva è in grado di garantire una salute più ottimale dei tessuti, nonché una migliore circolazione sanguigna. Un’alimentazione corretta, invece, ha lo scopo di introdurre nell’organismo alcuni elementi cruciali per il buon funzionamento dell’apparato riproduttivo. In primo luogo, bisognerebbe introdurre l’acido folico, o vitamina B9.
Questo elemento riveste una duplice funzione: in primo luogo, favorisce il concepimento; inoltre, durante la gravidanza, contribuisce al corretto sviluppo del feto e riduce il rischio di malformazioni e problemi nel nascituro stesso. I rimedi naturali, comunque, non finiscono qui. Specifichiamo che anche questi non dovrebbero essere intrapresi senza la previa approvazione di un medico. Pur rivelandosi essenzialmente innocui, infatti, durante l’assunzione di farmaci potrebbero interferire con questi ultimi, causando effetti collaterali.
Oltre alla dieta equilibrata, sembra portare benefici alla salute dell’endometrio l’assunzione di alcune erbe officinali. Il loro funzionamento, purtroppo, non è garantito e spesso dipende dalla singola situazione, dunque sia dal soggetto che dalle circostanze del momento. Dopo aver consultato il medico a tal proposito, dunque, è meglio chiedere consiglio, al momento dell’acquisto, anche all’erborista anziché affidarsi al fai da te oppure ad Internet. L’erborista, infatti, saprà consigliare le erbe più adatte.
Infine, un ultimo rimedio naturale che si è rivelato molto efficace nella cura dell’endometrio sottile risiede nell’agopuntura. Anche in questo caso serve l’approvazione del medico e, se accordata, l’agopuntura potrà favorire sensibilmente la circolazione sanguigna. Ma torniamo alla questione del trattamento ormonale che, in questi casi, continua ad andare per la maggiore. Aumentando il livello di ormoni presenti nell’organismo, anche in maniera artificiale, risulta infatti possibile risolvere i problemi endocrini che potrebbero trovarsi alla base dell’assottigliamento dell’endometrio.
Un largo utilizzo nel trattamento di queste problematiche viene occupato anche dalla chirurgia. Essa viene comunque associata alla terapia ormonale. Il chirurgo, infatti, in questo caso procederà operando l’utero per rimuovere un sottile strato di endometrio. Potrebbe sembrare una pratica controproducente e opposta al buon senso, ma deve essere considerata in un quadro più ampio. Lo strato rimosso, infatti, se stimolato con l’adeguata terapia ormonale, incontrerà minori difficoltà a riformarsi.