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Il parto è sicuramente un’esperienza magica per una mamma ma, è inutile dirlo, desta anche molte paure e preoccupazioni.
Ebbene, se è normale un certo livello di ansia nel caso in cui si è in attesa di un bebè, questo grado di apprensione raddoppia nell’ipotesi di parto gemellare.
Quando nascono i gemelli
In Italia si è passati, nel giro di pochi anni, ad un considerevole aumento delle gravidanze gemellari; mentre in passato infatti la media era quella di una gravidanza gemellare su 100 adesso è di una su 80.
Il motivo è legato ai cambiamenti della società, al fatto che oggi la donna al pari dell’uomo tende prima ad affermarsi lavorativamente, ritardando considerevolmente la maternità. Di conseguenza nel momento in cui si decide di avere un figlio non è raro che le donne, avanti con l’età, si debbano sottoporre a trattamenti di fertilità che aumentano la probabilità di gravidanze gemellari.
Ma vediamo, in breve, tutto quello che c’è da sapere sul parto gemellare.
In una gravidanza con un solo bambino la nascita, generalmente, è prevista tra la 38esima e la 42esima settimana. In una gravidanza gemellare invece le tempistiche cambiano e il periodo di gestazione, in media, non supera mai la 37esima settimana.
L’utero materno non può espandersi oltre un certo limite per permettere ai gemelli di continuare a crescere al suo interno, ma non c’è da preoccuparsi perché nonostante il parto gemellare avvenga leggermente in anticipo i bambini sono perfettamente formati al momento della loro nascita.
Il fatto che i gemelli debbano condividere lo spazio all’interno dell’utero materno gli crea un certo stress che favorisce il loro sviluppo.
Parto cesareo o naturale?
Uno dei principali dubbi che attanaglia le mamme in attesa di gemelli è se partoriranno con taglio cesario oppure naturalmente.
Iniziamo subito dicendo che in caso di gravidanza gemellare la probabilità di parto cesareo è più elevata rispetto ad una normale gravidanza con un singolo bambino.
Tra cesareo e naturale a fare la differenza è principalmente la posizione dei nascituri al momento del parto. È possibile, in merito, distinguere 4 diverse ipotesi:
– se entrambi i bambini sono in posizione cefalica il parto avverrà naturalmente;
– se uno, nello specifico il primo, è in posizione cefalica mentre l’altro è in posizione podalica, il parto naturale è la prima scelta;
– se entrambi i nascituri sono in posizione podalica si interverrà con in taglio cesareo;
– se uno è in posizione cefalica o podalica mentre l’altro è di traverso si procederà, anche in questo caso, con il cesario.
Ai casi appena elencati, in cui il parto gemellare avviene tramite taglio cesareo, si aggiungono ulteriori circostanze che possono tra l’altro verificarsi anche nel caso di gravidanza singola come il distacco della placenta, sofferenza del feto (di uno dei piccoli), collasso della mamma durante il travaglio oppure masocromia fetale di uno o entrambi i nascituri. In quest’ultima ipotesi il parto cesareo sarà programmato mentre nei casi precedenti, al loro verificarsi, il personale medico interverrà tempestivamente.
Come avviene un parto gemellare naturale
Per prepararsi al parto molti genitori e future mamme seguono dei corsi di preparazione che insegnano come comportarsi durante il travaglio e facilitare la nascita del piccolo. Questo è sicuramente un primo passo per iniziare a pensare al parto con meno ansia e preoccupazione.
Il parto vaginale ha inizio in due modi differenti:
– con delle contrazioni sempre più forti e ravvicinate tra loro. In questo caso è opportuno recarsi in ospedale quando le contrazioni avvengono a distanza di pochi minuti una dall’altra;
– con la rottura delle acque. In quest’ultimo caso in ospedale faranno tutti gli accertamenti del caso e se nonostante la rottura delle acque le contrazioni tardassero ad arrivare allora verranno indotte dal personale medico.
Oggi i dolori da parto possono essere alleviati con l’anestesia epidurale, purché non esista alcuna controindicazione per la paziente e ci sia una dilatazione di almeno 4 centimetri.
In una gravidanza gemellare il parto, a discapito di quanto si possa pensare, è più semplice di un parto singolo perché i gemelli sono tendenzialmente più piccoli.