Cosa sono gli assegni familiari, a chi spettano e come si possono richiedere? Esistono diverse normative in materia. Vediamole nel dettaglio.
Argomenti trattati
Cosa sono gli assegni familiari e chi può chiederli? Quali sono gli importi e i requisiti da avere per poterne beneficiare? Cerchiamo di scoprire di più circa tale argomento.
Gli assegni familiari, meglio chiamati come assegni al nucleo familiare o ANF, spettano ai lavoratori dipendenti, ma anche ai pensionati, ai disoccupati e i lavoratori assistiti dall’INPS entro determinati limiti di reddito. Vengono erogati ogni mese. Per poterne fruire, dobbiamo presentare una domanda specifica. Attraverso i dati che noi forniremo all’ente, l’INPS andrà a calcolare direttamente l’importo spettante sulla base del reddito percepito. Sono erogati direttamente dal datore di lavoro, in busta paga o all’INPS in caso di disoccupazione o pensione.
A chi spetta l’assegno al nucleo familiare nel dettaglio? Ai lavoratori dipendenti, anche quelli agricoli, nonché ai lavoratori domestici, quelli iscritti alla Gestione Separata, ai lavoratori in altre situazioni di pagamento diretto, ai titolari di pensione, dei fondi speciali ed ex ENPALS e ai titolari di prestazioni previdenziali.
Gli assegni familiari possono essere richiesti dai lavoratori o titolari della pensione. Non solo. Anche dal coniuge se non separato o divorziato. Possono farlo i figli ed equiparati, minori di 18 anni, maggiorenni inabili se non coniugati, figli studenti ed apprendisti di età compresa tra i 18 e i 21, purché facenti parte di nuclei numerosi.
Quali sono le novità INPS per il calcolo degli assegni del 2018? In realtà, più o meno valgono le stesse regole dell’anno precedente. Si utilizzano, però, in questo caso, le tabelle pubblicate dall’INPS, con circolale del maggio 2017. Essa rimarrà rimarrà in vigore fino al giugno del 2018. L’importo, infatti, varia non solo in base ai redditi percepiti, ma tiene conto anche della condizione familiare, con tanto di figli a carico e situazioni con particolare disagio, come componenti disabili e nuclei con un solo genitore.
Per ciò che riguarda il calcolo nel dettaglio, si deve intanto considerare il reddito del nucleo, che deve essere composto per almeno il 70% da reddito di lavoro dipendente. Sono da indicare anche i redditi esenti da imposta o soggetti alla ritenuta. E’ necessario calcolare tenendo conto delle somme prodotte nell’anno solare precedente al primo luglio di ogni anno, tenendo presente che avranno valore fino al 30 giugno dell’anno successivo.
I lavoratori dipendenti, per poter fruire del servizio, dovranno presentare domanda al datore di lavoro. Ciò avviene attraverso un particolare modulo. Per poter poi, nel caso, aggiornare la domanda di assegno familiare o per poter aumentare limiti di reddito, è necessario anche allegare l’autorizzazione richiesta precedentemente dall’INPS. Vi sono, poi, delle persone che hanno la possibilità di presentare anche domanda online. Questi sono, nel dettaglio, i lavoratori agricoli dipendenti a tempo determinato, gli iscritti alla gestione separata INPS o i titolari di prestazioni previdenziali corrisposte dall’Istituto.
Eventualmente, è possibile in modo alternativo fare domanda tramite call center, gratuito se da rete fissa. Si può farlo tramite enti di patronato o intermediari dell’INPS. Ciò è possibile attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
Per ciò che riguarda gli importi dell’assegno familiare, dobbiamo considerare i limiti fissati ai fini del riconoscimento. Questi sono 714,62 euro per il coniuge, per un genitore e per ciascun figlio. Si passa, invece, ad una somma di 1250,58 euro per due genitori ed equiparati. Questi limiti di reddito valgono anche in caso di richieste di assegni familiari per fratelli, sorelle e nipoti.
Per conoscere gli importi veri e propri, caso per caso, l’INPS mette a disposizione delle tabelle. Esse sono direttamente pubblicate sul loro sito. Queste sono calcolate in base al tasso di inflazione dell’anno 2017, che corrisponde così allo 0.9%. Ricordiamo, inoltre, che vi sono dei soggetti esclusi dalla normativa per quanto riguarda la fruizione dell’assegno per il nucleo familiare. Questi sono, nel dettaglio, i coloni, i mezzadri, coltivatori diretti (piccoli e non), pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi.
Il diritto a fruire dell’assegno decorre dal primo giorno del periodo di paga o di pagamento della prestazione previdenziale. In tal caso, si devono verificare le condizioni prescritte per il riconoscimento del diritto. Può essere la celebrazione di un matrimonio, nascita dei figli o altro. La cessazione, invece, avviene alla fine del periodo in cui le condizioni vengono a mancare. Può essere la separazione dal coniuge, il conseguimento della maggiore età del figlio. Nel caso in cui spettino assegni giornalieri, il diritto decorre e termina dal giorno in cui iniziano e cessano le condizioni. Non possono essere erogati più di sei assegni giornalieri a settimana e 26 per ogni mese.