L’appartenenza ad una cerchia di amici ha una notevole importanza nella vita di un bimbo, in quanto rappresenta la sua partecipazione alla sfera sociale, l’apertura verso gli altri e la condivisione di abitudini e di idee, oltre che di momenti di svago e di divertimento. Può capitare, però, che un ragazzino timido e riservato abbia difficoltà ad integrarsi, perché è tendenzialmente molto insicuro, ha un carattere fragile e non si espone nelle situazioni per paura di far brutta figura e di non essere accettato; è difficile per gli altri bambini comprendere una condizione psicologica di questo tipo e, pertanto, mettono da parte il compagno sempre schivo e taciturno.
Quando un bambino viene escluso dal gruppo, i primi a dover fare qualcosa sono i genitori; molti di essi commettono l’errore di rimproverare gli amichetti di non considerare loro figlio, li esortano a renderlo partecipe dei loro giochi, ma in questo modo non fanno altro che peggiorare la situazione, perché rischiano di mettere in ridicolo il bimbo agli occhi dei coetanei e qualora accettino di inserirlo nella cerchia, sarebbe un’amicizia forzata, non dettata da sentimenti di stima e di simpatia e il ragazzino si sentirebbe ancora più a disagio. Il primo passo da fare è recuperare l’autostima: se vostro figlio è troppo impacciato e introverso, cercate di fargli scoprire qualche attività che gli piace, ad esempio praticare uno sport o imparare a suonare uno strumento musicale, incoraggiatelo a continuare, in maniera tale che egli possa man mano guadagnare fiducia in sé stesso e nelle sue capacità .
Avere una buona autostima si riflette positivamente nei rapporti sociali, un bimbo che ha la consapevolezza di quello che vale è portato automaticamente a voler condividere quello che sa con gli altri, senza timore di essere rifiutato e di far brutta figura e gli altri, dal canto loro, sono incuriositi nel vedere il cambiamento di quel compagnetto chiuso e solitario che ora si mostra più aperto e sicuro di sé, che ha voglia di dimostrare a tutti quanto sia diventato bravo a giocare a basket o a suonare la batteria e le sue amicizie si allargano e si consolidano in modo del tutto naturale. Una raccomandazione: fate capire a vostro figlio che lui non è superiore agli altri e che non deve mai considerarsi il migliore di tutti, ma spiegategli che è al pari dei suoi compagni e che ogni bambino è bravo in qualcosa, se lo esaltate troppo rischiereste di generare atteggiamenti di superbia che potrebbero renderlo antipatico agli amici i quali, di conseguenza, tenderebbero ad escluderlo ugualmente.