Se il virus viene contratto in gravidanza, soprattutto durante i primi tre mesi di gestazione, i rischi per il feto sono molto seri, più che altro se la madre è stata contagiata per la prima volta. Tuttavia, se per la gestante non si tratta della prima volta, il feto presenta meno rischi di contagio. Questo succede perché l’infezione precedente favorisce nell’organismo della donna la comparsa degli anticorpi che bloccano la proliferazione. Anche se le conseguenze per il feto, in questo caso, non sono tanto serie quanto nel caso in cui l’infezione è contratta per la prima volta, questo virus non va mai sottovalutato.
In ogni caso, l’infezione può essere curata localmente con pomate a base di Aciclovir ed eventualmente con cure per via orale (o iniezioni intramuscolari) basate sullo stesso principio attivo.