I bambini a scuola creano una loro seconda “famiglia”. Trascorrono tante ore lì, qualcuno comincia al nido, qualche altro resta anche per il pomeriggio, insomma vivono buona parte della loro vita in quell’ambiente.
E’ chiaro che anche le loro conversazioni, si pensi al semplice imparare a parlare, sono influenzate da ciò che viene fatto in classe. Non è una novità che i bambini, dai tre anni in su, tendano ad imitare la maestra nella voce e negli atteggiamenti.
In genere i bambini a scuola parlano del loro mondo in quel preciso momento, dunque giochi, giostrine, merende o pranzo o bisogni imminenti. Poi dipende molto dall’età, alle scuole elementari, ad esempio, i bambini tendono a raccontare molto della loro vita privata, di cosa fanno i genitori o cosa fanno di pomeriggio (sport, danza, giocare con gli amici).
Uno dei compiti principali dell’insegnanti, infatti, è imparare ad ascoltare il piccolo e calibrare le risposte in base alle loro esigenze senza richiedere mai troppo dall’età che stanno vivendo.
