Molte donne in gravidanza si chiedono se poter continuare a correre o no: i rischi e i benefici durante i nove mesi.
Si può correre in gravidanza o in dolce attesa è meglio rinunciare al piacere della corsa? In caso la runner decida di continuare a correre in gravidanza, come può modificare il proprio allenamento per adeguarlo al nuovo stato del proprio corpo? Sono tutte domande che una futura mamma abituata alla corsa si pone. Correre in gravidanza, sì o no: scopriamolo insieme.
Sulla possibilità di correre in gravidanza spesso si leggono pareri discordanti: chi non ci vede nessun problema e chi invece la considera una cosa assolutamente da non fare. Come capita spesso, la verità sta nel mezzo. Il primo aspetto fondamentale da prendere in considerazione è la propria preparazione fisica: se hai sempre praticato sport, e in particolare il running, probabilmente non avrai problemi nel continuare a correre in gravidanza, ovviamente prendendo le opportune precauzioni e se non ci sono rischi specifici legati alla gestazione.
Se invece non hai mai praticato running, iniziare a correre durante la gravidanza, magari perché vuoi controllare il peso, è sconsigliabile. Quindi, se sei già allenata, corsa e gravidanza non sono incompatibili, purché tu consulti sempre il ginecologo per valutare il tuo stato di salute. Ovviamente, molto dipende anche dal momento della gravidanza: a partire dal terzo trimestre, a causa dell’aumento di peso e quindi della maggiore sollecitazione a carico di articolazioni, muscoli e tendini, può essere molto faticoso. Questo non vuol dire che, se la gravidanza procede senza problemi, si debba smettere di correre: alternare le sessioni di running con alcune sedute di nuoto o con esercizi di tonificazione, ovviamente sempre considerando la tua condizione fisica.
La scelta di correre o non correre in gravidanza è molto personale. La futura mamma è l’unica che può decidere per se stessa e per il proprio corpo. Quindi, prima di tutto, è bene ascoltare il proprio corpo e, subito dopo, il ginecologo. La corsa in gravidanza è accettabile solo se non esistono rischi per la salute della mamma o del bambino.
Premesso questo, uno dei motivi per cui molte donne in gravidanza decidono di andare a correre è il controllo del peso. In effetti, correre aiuta a bruciare grassi, come tutte le attività aerobiche, quindi da un certo punto di vista anche a dimagrire. Più in generale fare attività fisica durante la gravidanza, aiuta non solo a tenere sotto controllo l’aumento di peso, ma anche a prevenire mal di schiena e dolori articolari e a ridurre il rischio di diabete gestazionale.
Il primo trimestre, da una parte, è forse il periodo migliore per correre, visto che i più importanti cambiamenti corporei non si sono ancora manifestati. Dall’altra, però, queste sono le settimane in cui il feto si impianta nella cavità uterina, quindi si tratta di una fase molto delicata, in cui non è consigliabile sottoporre il fisico a stress o sforzi eccessivi.
Nel secondo e nel terzo trimestre, il corpo della donna deve fare i conti con notevoli cambiamenti fisiologici, dall’aumento di peso all’abbassamento del baricentro. La pancia, inoltre, inizia a farsi ingombrante. I rischi legati alla prima delicata fase della gravidanza da una parte diminuiscono ma, dall’altra, correre dopo il terzo, quarto mese può non essere semplicissimo.