Coronavirus, scuola e compiti a casa. Questa situazione sta mettendo alle strette tutti, chi più chi meno, creando molto disagio su tutti i fronti. In particolare modo sta facendo discutere l’organizzazione del sistema scolastico, che sta cambiando in maniera radicale. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato un decreto per la sospensione di tutte le scuole di ogni ordine e grado. Questa decisione si è rivelata necessaria per cercare di contenere la situazione, ma è evidente che molti genitori e alunni si trovano un po’ disorientati.
Si parla di e-learning, cioè lezioni online per gli studenti universitari e di compiti a casa che travolgono gli studenti delle scuole medie e superiori. Sta di fatto che gli istituiti e i licei stanno assegnando i compiti telematicamente e molte mamme non riescono a star dietro ai propri figli.
Coronavirus e la scuola: i compiti a casa
“È una situazione nuova per tutti, anche per me. Le scuole hanno reagito in modo rapido. Fidatevi dei docenti e fate ciò che vi chiederanno. La didattica a distanza serve per creare vicinanza e in questo momento gli strumenti digitali sono preziosi. A voi ragazzi, studiate più di prima e dimostrate la vostra maturità ”. Sono queste le parole del Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, mirate a dare conforto ai suoi alunni e spronandoli ad adattarsi. Essendo una condizione del tutto nuova, le scuole si sono dovute munire di strumenti digitali, che sono sempre stati utilizzati poco o addirittura mai utilizzati.
Registri elettronici, e-mail, videoconferenze tramite Skype e piattaforme online, sono i mezzi più usati per rendere più efficiente la comunicazione alunno – insegnante. I docenti caricano online testi, lezioni e consegne per gli studenti che, una volta portati a termine, gli alunni spediscono a loro volta i compiti svolti ai professori. Sicuramente è un sistema che già esisteva, ma usato raramente. Adesso invece, diventa del tutto necessario per non lasciare indietro i programmi che dovrebbero essere svolti all’interno delle aule.
I compiti a casa: un disagio per le mamme
Le mamme sono sempre preoccupate per la vita scolastica dei propri figli, in particolare modo in questa situazione. Alcune di loro devono recarsi comunque a lavoro, nonostante il rischio di contagio e l’invito da parte del Ministero della Salute. Altre invece hanno avuto la possibilità di fare smart working, ossia svolgono il loro lavoro a casa usando tutta l’attrezzatura necessaria. Molto spesso, questo particolare sistema lavorativo non permette alle mamme di seguire la vita scolastica dei propri figli e quindi prendono determinate iniziative, come farsi aiutare da una persona che li segua nei compiti da svolgere. Succede anche che le mamme ricercano qualcosa da fare in casa con i loro figli.
I giovani, d’altro canto, stanno reagendo bene alla scuola in versione telematica e nello svolgimento dei compiti richiesti dai professori. Forse perché sono sempre più abituati a utilizzare mezzi digitali, che sono in linea con la loro generazione. Bisognerà seguire queste istruzioni fino a data da stabilirsi e tutti, alunni e genitori, dovranno cercare di adattarsi e impegnarsi per far funzionare questo nuovo sistema.