Lo scambio di sguardi, il tocco gentile sui capelli, i sorrisi dolci tra una mamma e il suo bambino sono il segno più visibile di un legame d’amore. Pur sembrando ovvio che una mamma ami suo figlio, le ragioni che si celano dietro a questo sentimento così intenso vanno ben oltre il processo della nascita in sé e per sé. Dalle influenze ormonali fino ai fattori psicologici, l’amore tra una madre e il suo bambino deriva da un legame, una sorta di connessione molto ben radicata che si costruisce e cresce piano piano.
Cambiamenti ormonali
L’amore tra una madre e suo figlio non si basa soltanto sulle emozioni. Nonostante l’amore in sé sia un sentimento, gli ormoni giocano un ruolo chiave nel facilitare l’instaurarsi di questo legame fin dall’inizio. Il corpo della mamma rilascia un ormone, chiamato Ossitocina, durante il travaglio e dopo il parto: esso serve a produrre il latte materno, secondo il National Institutes of Health. Ma l’Ossitocina serve anche per creare un legame tra la mamma e il suo piccolo e contribuisce attivamente allo sviluppo del sentimento d’amore che li lega.
Si tratta di un processo
Anche se si crea una connessione chimica tra la mamma e il suo neonato, amare il proprio figlio è un processo che richiede tempo. Le azioni tipiche del prendersi cura (allattare, lavare, cambiare) nel corso del tempo possono aiutare una mamma a realizzare che ama suo figlio. Ad esempio, coccolarlo, cullarlo per aiutarlo ad addormentarsi o allattarlo possono rendere sempre più forte questo legame. Man mano che esso diventerà più stretto, la madre sentirà una connessione sempre più profonda e un senso autentico di amore per lui. Non esistono tabelle o scansioni temporali per scandire questo processo. Per alcune madri è immediato, per altre richiede giorni, settimane o mesi.
Le mamme adottive
Anche senza le reazioni ormonali o l’immediata abilità nel tenere in braccio un neonato, le mamme adottive possono comunque amare i propri figli esattamente come quelle biologiche. Sia che il piccolo venga adottato quando è ancora un neonato, sia che accada quando è più grande, l’attaccamento e il legame di un bambino adottato può comunque svilupparsi facilmente tanto quanto accade per una mamma biologica. Così come avviene per il processo che lega mamma e neonato, amare un bambino adottato può richiedere del tempo; questa relazione nuova può avere bisogno di costruirsi con una routine di attenzioni quotidiane, o anche con un supporto emotivo o psicologico. Moltissimi fattori entrano in gioco nell’instaurarsi di questa relazione: trascorrere del tempo insieme, guardarsi negli occhi, il contatto fisico (coccole, baci, abbracci) possono aiutare la mamma a legarsi al piccolo e a sviluppare un amore viscerale per lui.
Una vita insieme
Dopo che avrai cambiato pannolini, allattato durante la notte e fatto il bagnetto al tuo piccolino, ti renderai conto di amarlo. La vostra vita quotidiana vissuta insieme può facilitare questo sentimento d’amore. Secondo lo psicologo Joe Wilner, interessi familiari condivisi, attività, tradizioni e momenti insieme possono stimolare la connessione emotiva che sta alla base del sentimento d’amore tra madre e figlio