Un parto gemellare porta sicuramente delle emozioni molto più forti per i genitori. Non dimentichiamo però che ci sono anche dei rischi per mamma e piccoli.
Il periodo della gravidanza è un arco temporale particolarmente felice per la donna che si appresta a diventare mamma, ma per la coppia in genere è un momento di grande sintonia, con una serie di esperienze nuove che si compiono insieme. Qualora la gravidanza sia di tipo gemellare, questa tenderà a svilupparsi in maniera differente rispetto a quando si aspetta un solo bambino, con caratteristiche distintive.
Sotto questo punto di vista bisogna anche precisare che la gravidanza gemellare risulta molto più probabile in età avanzata, precisamente quando la donna si trova tra i 30 e i 40 anni, nonostante sia più difficile rimanere incinta. In linea generale, le gravidanze gemellari di tipo naturale sono caratterizzate dal fatto di avere al massimo 3 feti mentre quelle derivanti da procreazione assistita possono avere anche un numero di feti maggiore.
I feti possono essere di due tipi:
Nel primo caso viene fecondato un solo ovocita che successivamente si scinde ma i feti mantengono in comune il 100% del patrimonio genetico e sono pressoché identici; i gemelli eterozigoti invece provengono da ovocita fecondati separatamente e quindi presentano una somiglianza del tutto simile a quella che si ha comunemente tra fratello e sorella.
Un elemento che deve essere considerato nella classificazione delle gravidanze gemellari è quello relativo alla placenta: nell’ipotesi in cui ci sia una sola placenta per tutti i gemelli si parla di placenta monocoriale e la gravidanza deve essere seguita con particolare attenzione in quanto potrebbe verificarsi il caso di trasfusioni di sangue da un feto all’altro con possibili conseguenze.
In linea di massima, una gravidanza gemellare risulta più impegnativa e comporta un numero maggiore di rischi sia per la mamma che per il feto. La principale conseguenza per il parto gemellare, che interessa circa il 6% delle gravidanze gemellari, è il fatto che la gravidanza termina solitamente in anticipo rispetto alle normali settimane di gestazione.
Abbiamo poi ulteriori conseguenze che interessano in misura minore sia i bambini che la madre. Nel dettaglio sono i seguenti:
Dall’esame appena effettuato ne consegue che il parto gemellare presenta un maggiore rischio sia per la mamma che per i feti. Proprio per questo motivo è molto importante aumentare la prevenzione, effettuando i normali controlli che vengono effettuati in una gravidanza normale con una maggiore frequenza in modo da tenere sotto controllo lo stato di salute di tutti i soggetti.
Inoltre una particolare attenzione deve essere data anche al fabbisogno calorico e al corretto apporto di tutti i nutrienti: nello specifico è consigliabile assumere una quantità maggiore di acido folico.
Qualora si abbia una gravidanza con placenta monocoriale con morte di uno dei feti, diventa fondamentale anticipare la data del parto per evitare che anche l’altro feto possa avere delle complicazioni.