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Dal quinto mese, intorno alla 18esima o 19esima settimana di gravidanza, un’ecografia può mostrare il sesso del bambino non ancora nato con circa il 95% di precisione, spiega Daniel A. Potter, endocrinologo presso l’Huntington Centro Medical Group, in California. Dal punto di vista medico, facciamo un’ecografia per controllare l’età, la posizione e la salute del feto, ma la maggior parte dei genitori desidera sapere il sesso. I genitori in attesa sono particolarmente curiosi. Ma, la cosa più importante e fondamentale, è avere un bambino sano e felice.
Nel corso della storia, conoscere il sesso del bambino in anticipo è rimasta una priorità. In molte società, non avere un figlio maschio era una tragedia; per l’élite, era addirittura una minaccia al potere. Molte donne sono state uccise o si sono uccise se non riuscivano a partorire un neonato di sesso maschile.
I sondaggi oggi rivelano che gli americani hanno ancora una leggera preferenza per i maschi.
Maschio vs. Femmina
- Le femmine sentono più disagio rispetto ai maschi quando hanno freddo o hanno il pannolino bagnato.
- Le femmine producono più ossitocina, l’ormone contenente serotonina, un ormone “feel-good”. Questo aiuta a spiegare perché sono più propense al gioco con le bambole e con i fratelli più piccoli. I maschi, invece sono più interessati ai modellini di auto, ai camion e a tutto ciò che si muove.
- I maschi tendono a esplorare il mondo fisicamente più delle ragazze.
Salute
- Le bambine hanno cinque volte più probabilità di nascere con un emangioma e cioè con la comparsa di una piccola area rossa, causata dall’accumulo di vasi sanguigni. Di solito scompare all’età di 9 anni ma può essere trattata con steroidi o rimossa con il laser.
- I maschi sono ad elevato rischio per le ernie. Una patologia molto diffusa in età pediatrica che colpisce 1 neonato maschio su 100 e si manifesta con la comparsa di una tumefazione al di sopra e lateralmente al pube. Si può manifestare la prima volta anche in maniera acuta, cioè con uno strozzamento, che richiede un intervento il prima possibile.
- Le bambine sono quattro volte più soggette rispetto ai maschi a displasia dell’anca, una dislocazione del femore dalla presa dell’anca. Se la situazione è seria, può rendersi necessario un divaricatore, costituito da una struttura rigida alla quale vengono assicurate, mediante un nastro di velcro, le gambe del neonato.
- I maschi hanno più spesso l’asma. Una possibile causa potrebbe essere un livello elevato di testosterone.
- Le femmine sono più inclini a Urinary tract infection (UTI). L’apparato urinario femminile è più breve, e quindi, qualsivoglia batterio può raggiungere con facilità la vescica causando infezione.
Abilità motorie
- I maschi hanno capacità motorie più forti e l’indole a saltare e ad arrampicarsi più sviluppati di una femmina.
- Le femmine imparano a scrivere e ad allacciarsi le scarpe prima dei loro coetanei maschi.
- Le femmine in genere imparano l’uso del vasino a circa 35 mesi, mentre i maschi iniziano a usarlo a circa 39 mesi.
Pietre miliari
- I maschi di solito non raggiungono il 50% della loro altezza fino a circa 24 mesi; le femmine possono raggiungere tale traguardo a soli 20 mesi.
- A 18 mesi o giù di lì, il vocabolario di una bambina è costituito da circa 90 parole, rispetto alle 40 parole di un bambino. Ma a 3 anni, i maschi di solito sono abili nel dono della “parlantina”.
Metodi alternativi all’ecografia
E’ facile ai giorni nostri trovare in vendita in farmacie e parafarmacie una sfilza di metodi per capire il sesso del nascituro. Alcuni sostengono di prevedere con precisione il sesso del bambino a partire dalle cinque o dalle sette settimane dall’inizio della gravidanza. Metodi curiosi come: fare pipì in una tazza o pungersi un dito e inviare il campione di sangue ad un laboratorio per il test del DNA. Ma, comunque, non sono metodi infallibili. Tra i kit in vendita, quello dell’esame delle urine, che serve a verificare la presenza di testosterone, è il meno costoso e il meno preciso.
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