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La congestione, più propriamente detta congestione digestiva, è un disturbo che può presentarsi per l’appunto durante la fase digestiva a causa di uno sbalzo termico piuttosto brusco. Durante il processo di digestione, il flusso sanguigno va a concentrarsi soprattutto nella zona dello stomaco. Se improvvisamente si ingerisce una bibita ghiacciata, oppure ci si immerge in acqua non calda o si prende un colpo d’aria fredda, l’organismo va in tilt. Il cervello cerca di dirottare il sangue verso se stesso per mantenere la temperatura basale, ma così facendo va a creare una sorta di shock a livello circolatorio che può far stare davvero molto male: nei casi più gravi, può addirittura portare alla morte. Quindi, i bambini che bevono le bibite ghiacciate possono avere una congestione?
Bibite ghiacciate e bambini: i rischi di congestione
La congestione digestiva è più frequente nel periodo estivo, quando il corpo è tendenzialmente più surriscaldato e si sente maggiormente l’esigenza di refrigerarsi. I rischi maggiori, infatti, sono quelli relativi ai bagni in mare ed anche quelli derivanti dall’ingestione di bibite ghiacciate. Quando si ha molto caldo, è facile che venga voglia di bere un bel bicchiere di acqua o di un’altra bibita molto fredda. Purtroppo, è una cosa che non bisognerebbe assolutamente fare perché, come già detto, può portare a conseguenze anche gravi.
Quando si parla di congestioni, si pensa subito ai bambini. Il loro stomaco è più delicato di quello degli adulti, e dunque il rischio che, in certe circostanze, si verifichi un blocco digestivo è ancora più elevato. Inoltre, non sempre rispettano le regole, e la probabilità che si mettano nei guai è sempre elevata. Una delle preoccupazioni maggiori dei genitori è quella legata ai bagni in mare dopo aver mangiato. Le mamme sono proprio famose per essere sempre in allerta in questo senso.
Questo è certamente un aspetto da non sottovalutare ed è giustissimo che i genitori vigilino sui bambini per evitare che vadano in acqua durante la fase digestiva, fermo restando che le tempistiche di attesa possono essere variabili a seconda del pasto che si è consumato. Uno spuntino a base di frutta o una porzione non enorme di pasta fredda o di insalata di riso, non sono certamente paragonabili ad un pranzo composto da più portate.
Fare attenzione a cosa bevono i bambini
Tuttavia, un’eventualità cui si pensa un po’ meno e che anche le mamme più apprensive a volte sottovalutano, è il rischio di congestione che può scaturire dalle bibite ghiacciate bevute durante o dopo il pasto. D’accordo, è estate, fa caldo, magari ci si trova in spiaggia e il bambino giustamente reclama qualcosa da bere che gli dia refrigerio. Ecco, sorseggiare qualcosa di fresco è un conto, diverso è invece mandar giù un bicchierone di acqua o di un’altra bevanda gelata.
Il consiglio è, dunque, quello di fare sempre molta attenzione a cosa bevono i bambini, soprattutto quelli un pochino più grandicelli che magari si muovono con una certa autonomia, sfuggendo al controllo dei genitori e andando a comprarsi qualcosa al classico chioschetto situato in spiaggia.
Sintomi della congestione
Come si presenta, di solito, la congestione da bibite ghiacciate e, in generale, la congestione digestiva?
Generalmente compaiono subito pallore, brividi, sudori freddi, tremore, spossatezza e talvolta mal di testa. A seguire, nel giro di pochi minuti, sopraggiungono nausea, vomito e forti dolori allo stomaco. Talvolta, si associano giramenti di testa e stato confusionale e si può arrivare anche ad una perdita di coscienza. Nei casi peggiori, può sopraggiungere un collasso cardiocircolatorio che può avere conseguenze molto gravi, anche fatali.