L'Italia è all'ultimo posto per quanto riguarda il congedo di paternità. Scopriamo insieme cos'è e come ottenerlo.
Che cos’è il congedo di paternità e in cosa differisce da quello di maternità? Scopriamo come e quando ottenerlo in Italia.
L’Italia è all’ultimo posto,secondo i dati ufficiali del 2015, nella classifica europea riguardante i giorni di paternità disponibili per i neo papà. Dopo il nostro paese compaiono solamente Romania e Ceco Slovacchia mentre in testa alla classifica spiccano la Francia, dove i papà possono richiedere fino a ventotto settimane di congedo di paternità, il Portogallo dove un uomo può richiedere un permesso di ventuno settimane e la Finlandia con ”appena” nove settimane di permesso regolarmente stipendiato. Nel nostro Bel Paese invece un neo papà può richiedere solamente cinque giorni di congedo di paternità contro ai nove mesi di maternità concessi alle donne. Un diritto negato quello dei nostri connazionali che sta causando non poche polemiche negli ultimi tempi. I papà di oggi non sono più quelli di una volta, i ruoli in casa si sono equiparati negli anni e anche i diritti familiari dovrebbero adeguarsi di conseguenza. L’idea del padre che passa la maggior parte del tempo fuori casa e delega l’educazione dei figli alla madre o alla scuola è a dir poco antiquata e soprattutto si discosta da quelli che sono i desideri degli uomini di oggi. Un trattamento, quello riservato ai padri italiani, che in molti non trovano affatto giusto ed equo se comparato a quello delle loro compagne e che non riconosce ai padri un vero e proprio ruolo educativo all’interno del nucleo familiare.
Un diritto quello di essere padre a tutti gli effetti che molti italiani stanno rivendicando negli ultimi tempi. Ed è anche grazie alle piccole rivoluzioni di pochi che qualcosa nel prossimo futuro potrà cambiare. Negli ultimi cinque anni sono infatti praticamente raddoppiate le richieste di congedo di paternità (dal 7% al 15% ) e a fare da portavoce a questa giusta causa sono alcuni padri vip che utilizzano la loro popolarità mediatica per parlare pubblicamente di questa piaga sociale. Negli ultimi tempi hanno fatto parlare di loro, dando il buon esempio, lo chef stellato Matteo Metullio ed il fumettista e youtuber Simone Albrighi, che hanno deciso di prendersi un periodo di pausa dal lavoro dopo la nascita del primo figlio. Il vignettista Simone Albrighi ha annunciato attraverso il suo profilo Facebook la sua decisione di staccare da lavoro per tre mesi, in cui si godrà a pieno il figlio appena nato. Il creatore del canale youtube ”Scottecs” ha dichiarato: ”Io penso che i primi anni di vita di un figlio siano importantissimi, quindi ho deciso di prendermi almeno tre mesi di paternità (perfino pochi, a mio avviso). Siamo abbastanza fortunati da potercelo permettere, ma mi piacerebbe vedere nei prossimi anni governi e dibattiti che ridiano importanza a questo tipo di provvedimenti per mamme e papà, per questo periodo di vita così sensibile, in modo tale che siano accessibili a tutti i neo genitori ” ed ha inoltre dichiarato che “L’Italia permette ai padri di prendersi a malapena quattro giorni di congedo. Ma stare vicino a un figlio dovrebbe essere un diritto di tutti i neo genitori: mamme e papà. Io sono fortunato lo posso fare perché possiamo permettercelo”. Un nuovo scenario, quello dei ”mammi” che d’altra parte rivoluziona anche la quotidianità delle donne, che da sempre si fanno carico di tutte le incombenze familiari.