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Un nuovo cuore batte nella pancia della mamma, il concepimento ha avuto luogo. Da adesso in poi la vita si svilupperà nei fatidici nove mesi di gravidanza. Una fase delicatissima quella del concepimento, per nulla scontata e che già nell’accezione latina significa accogliere in sé (cum capere per l’appunto), prendere insieme.
Come avviene il concepimento
Per concepimento si intende il momento della fecondazione che avviene attraverso un rapporto sessuale o in alcuni casi tramite la fecondazione artificiale e in linea più generale attraverso le varie tecniche di fecondazione assistita. Può essere voluto o può accadere se si è intoppato qualcosa nei mezzi di contraccezione (rottura del preservativo, problemi legati all’assunzione della pillola o al funzionamento della spirale).
Durante il rapporto sessuale ed esattamente nel momento dell’eiaculazione dell’uomo, vengono liberati dai 300 ai 500 milioni di spermatozoi nella vagina della donna. Solo uno di loro potrà fecondare l’ovulo: nuotando infatti gli spermatozoi devono fare un percorso abbastanza lungo e non poco complesso di circa 150 mm, dal collo dell’utero fino all’ovulo. Arrivare già alla cervice uterina non è cosa semplice: già infatti in vagina avviene la prima selezione per essere poi bloccati dal muco cervicale.
Durante l’ovulazione il muco è filamentoso e liquido, e questa consistenza assicura la vita allo spermatozoo per almeno 3 o 4 giorni. Il percorso non è ancora terminato e anche se decimati gli spermatozoi continuano all’interno della cavità uterina fino ad arrivare all’ampolla tubarica, vicino le ovaie dove ha luogo la nascita della cellula uovo. Solo uno spermatozoo vincente riuscirà a penetrare e a fecondare.
Sintomi più comuni del concepimento
La prima settimana di gravidanza di solito passa silente. Solo in seguito si possono avvertire i sintomi dell’avvenuto concepimento che indurranno la futura mamma a effettuare il test di gravidanza. I sintomi più comuni sono sicuramente la stanchezza, alcuni dolori alla schiena, tensione e gonfiore mammario, crampi addominali e nausea. La donna può confonderli con i sintomi tipici del ciclo mestruale fino a che il ritardo non è conclamato. Anche l’irritabilità e gli sbalzi d’umore oltre che la sonnolenza possono essere primi sintomi dell’essere incinta.
Leggere i segni
Questi primi cambiamenti possono inibire le attività quotidiane costringendo a un riposo e possono trarre in inganno confondendosi con sintomi influenzali o stress ma nel caso dell’avvenuto concepimento. Sono sintomi molto comuni a vari stati sia patologici che psicosomatici ma nel caso del concepimento, si tratta di campanelli d’allarme che segnalano il cambiamento del nostro corpo e dell’aumento del livello ormonale.
Un altro sintomo che potrebbe destare paura o ingannare sono le leggere perdite ematiche. Facilmente confondibili con l’inizio delle mestruazioni, le perdite sono dette “da impianto” e sono causate dell’embrione che si sta attaccando lungo la parete dell’utero. Anche la flatulenza e il gonfiore addominale sono annoverati tra i sintomi comuni: gli ormoni giocano un ruolo fondamentale tanto da poter rallentare le funzioni gastro-intestinali e causare stipsi e dolori nel basso ventre. Si potrebbe soffrire anche di ptialismo cioè la difficoltà a deglutire in presenza di una maggiore salivazione, fenomeno in stretta connessione con la nausea. È infatti consigliato l’assunzione di cibi secchi come cracker e grissini proprio atti ad “asciugare”. In linea generale i sintomi sono soggettivi e cambiano quindi da donna a donna. Alcune possono avvertire fastidi che altre non conosceranno.
Le fasi del concepimento
Durante il rapporto sessuale lo spermatozoo, presente nel liquido seminale dell’uomo, inizia il suo lungo viaggio partendo dalla vagina per arrivare alla cellula uovo. Sono tantissimi: si parla infatti di un numero variabile compreso tra 40 e 120 milioni e quando uno di loro arriverà a destinazione ecco che si formerà l’uovo fecondato ovvero il gamete. Intorno al quattordicesimo giorno del ciclo mestruale la donna è nel periodo più fertile ed è più probabile che il suo corpo sia pronto ad accogliere una nuova vita. Gli spermatozoi, prodotti dai testicoli, hanno una vita più corta in vagina (si parla di un massimo di dodici ore), mentre nella cervice uterina sopravvivono fino a cinque giorni. In questo lasso temporale, risalgono dunque l’utero in direzione delle tube.
Guida al concepimento
Per essere sicure che il momento del concepimento è propizio occorre conoscere bene il proprio corpo. Innanzitutto bisogna sapere quanto dura in media il ciclo mestruale perché varia da donna a donna e la durata di un mese non è uguale ad ad un altra. La durata media è di 28 giorni ma si oscilla dai 26 ai 32 giorni e si inizia a contare dal primo giorno di mestruazione.
Quando avviene l’ovulazione
L’ovulazione avviene circa a metà in un periodo compreso tra l’11 esimo e il 21 esimo giorno quindi se si vuole concepire bisogna avere rapporti sessuali nei successivi quattro giorni precedenti e in quello successivo l’ovulazione. Su internet si ritrovano facilmente calcolatori di fertilità dove a seconda dei colori è possibile stabilire se si è fertili o meno.
Tra i tanti i metodi di contraccezione naturale, il più famoso è quello degli inizi del 1900 di Ogino-Knaus che resta utile non solo per chi non desidera una gravidanza ma anche per chi la cerca. Il metodo va detto, non è infallibile e bisogna avere una conoscenza di sé stesse approfondita. Per sapere quando si è fertili occorre prendere nota in maniera scrupolosa del proprio ciclo mestruale per verificare la durata e la regolarità. Bisogna fare la stima delle successive mestruazioni e sottrarre 14. In maniera semplice ecco la data dell’ovulazione.
Temperatura basale
Un altro metodo per avvalorare quello di Ogino-Knaus è il controllo della temperatura basale. Usando un termometro ogni mattina deve misurare la propria temperatura e ricordarsi di annotarla. Il metodo si basa sul progesterone prodotto in concomitanza con l’ovulazione e nei giorni fertili è aumentata di alcuni decimi di grado. Questo metodo aiuta quello precedente nel costruire la statistica del ciclo e valutarne la regolarità. In commercio esistono stick che possono aiutare la donna a capire la sua situazione di fertilità al fine di migliorare le probabilità di concepimento.
Monitorare la fertilità
Sono stick che funzionano tramite le urine. In pochi secondi si colorano grazie alla presenza dell’ormone LH che è prodotto dall’ipofisi ed è al massimo nelle dodici ore antecedenti l’ovulazione. Più efficace del metodo di Ogino-Knaus è il metodo Billings. Nessun calcolo ma capacità di osservazione. La futura mamma deve saper riconoscere la modica del suo muco cervicale che con l’avvicinarsi della’ovulazione diventa fluido, chiaro e filamentoso. Questo unito all’eccessiva lubrificazione fanno si che l’ovulazione è imminente e che questo muco è funzionale alla sopravvivenza degli spermatozoi. Questo metodo è anche utile al fine di definire importanti alterazioni della flora vaginale e la presenza di infiammazioni che diminuiscono la capacità di fertilità femminile.
Farmaci per aumentare la fertilità
Rimanere incinta è una cosa del tutto naturale ma alle volte non è così. Molte coppie soffrono di infertilità e la scienza in questi casi offre un grande supporto. Soprattutto usati nella fecondazione assistita, il lomene citrato è un antiestrogeno aiuta a favorire lo sviluppo dei follicoli che contengono gli ovuli, a tal proposito ci sono anche le gonadotropine (hCG) che stimolano l’ovulazione. Anche se si ha troppa prolattina nel sangue i medici possono intervenire con la bromocriptina.
Aumentare la fertilità
La prolattina è secreta dalla mamma dopo il parto per la produzione del latte ma una sua anomalia (dovuta per esempio a tumori dell’ipofisi), interferisce con la fertilità. La bromocriptina ripristina il giusto livello e riordina il ciclo mestruale nel 90% dei casi, mentre nell’80% dei casi le donne riescono a concepire in modo naturale. Oltre ad uno stile di vita sano e corretto e quindi niente fumo, poco alcol, tanta attività fisica e dieta variegata, è utile assumere integratori di vitamine.
La prima tra tutte è la vitamina B: in sua assenza c’è il rischio di gravi disfunzioni e anomalie del ciclo mestruale. La vitamina E favorisce l’ovulazione e la funzionalità degli spermatozoi, e la vitamina C che oltre ad essere sostanza antiossidante favorisce la fertilità. Facendosi guidare dal proprio ginecologo è utile anche l’assunzione di magnesio la cui carenza è associata a gli aborti spontanei e all’infertilità, e la vitamina B7 che aiuta la funzionalità delle ovaie.
Fertilità maschile
I problemi di infertilità toccano non solo la donna ma anche l’uomo. A lui l’andrologo consiglierà un’analisi dello sperma detto spermiogramma dove verrà analizzata soprattutto la motilità degli spermatozoi ma anche l’aspetto e la concentrazione. Almeno tre mesi prima dell’eventuale fecondazione, l’uomo potrà assumere integratori come il Coenzima Q10 e selenio utili per la motilità degli spermatozoi, L-carnitina necessario per una normale funzionalità dello sperma e le vitamine C ed E che sono antiossidanti.
Il sano stile di vita del futuro papà è essenziale. Il fumo infatti è strettamente correlato alla diminuzione del numero e della motilità degli spermatozoi ma anche il consumo di alcol è causa della cosiddetta teratospermia ovvero l’alterazione della struttura e della forma dello spermatozoo. Anche mangiare bene e sano aiuta ai fini del concepimento. Da uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Human Reproduction, è emerso che c’è una stretta correlazione tra cibo spazzatura (fritto, grasso e gassato) e la qualità dello sperma.
Un altro metodo per aiutare la qualità dello spermatozoo è la quantità dei rapporti sessuali. Da uno studio australiano è emerso che più si fa sesso e più la qualità è migliorata.