Capire e interpretare ciò che i neonati vorrebbero comunicare ai genitori non è semplice, ma comunicare con loro non è impossibile.
Parlare con un neonato è importantissimo. Questo aiuta infatti lo sviluppo del suo cervello, processo che nei primi anni di vita è molto intenso ed importante. In questo periodo il cervello infatti inizia a creare tutte le interconnessioni tra i neuroni necessarie per il suo corretto sviluppo. Il bambino alimenta questo processo proprio attraverso le interazioni che ha col mondo che lo circonda. Il problema di molti genitori è uno solo: come comunicare con i neonati.
Inoltre i neonati diventano velocemente in grado di distinguere il suono della voce umana dagli altri suoni e associano questo a tutta una serie di sensazioni positive come il tocco, il cibo o il calore della madre. È necessario parlare con il proprio bambino ogni volta che ne si ha la possibilità. Ma qual è il modo più adatto di comunicare con un neonato ?
Il modo migliore per parlare con un neonato è quello di parlare in modo naturale, lasciarsi andare. Alcuni genitori infatti tendono ad assumere toni particolarmente ritmati o a fare voci buffe quando vogliono comunicare con i propri bambini con lo scopo di tenerli concentrati su se stessi ed interessarli. Bisogna provare a lasciarsi andare ed essere il più naturale possibile.
Ad un bambino si può parlare di cosa si sta facendo in quel momento e del perché lo si sta facendo. Lo si può fare mentre si gioca con lui, mentre lo si coccola, lo si bacia o mentre gli si cambia il pannolino. Bisogna avere un linguaggio tranquillo e chiaro, in modo tale che il bambino impari a distinguere bene i vari suoni delle parole. Si può provare a conversare con lui, facendo dei versi o dicendo delle parole per poi attendere che lui abbia una reazione o risponda in qualche modo. Il bambino così oltre a imparare a distinguere le parole e la voce di chi gli parla, imparerà come si “discute”. Imparerà i ritmi delle conversazione tra persone adulte e a rispettare i turni nei dialoghi.
È essenziale cercare di rispondere sempre al bambino anche quando non si capisce cosa voglia. La maggior parte dei genitori si preoccupa molto quando il bimbo piange senza un motivo chiaro. Capisce che il bimbo necessita di qualcosa ma non riesce a capire quale sia in particolare questa necessità. In questi casi è bene invece parlare al piccolo. Ovviamente non sarà in grado di dirci in modo chiaro i suoi bisogni in risposta. Questo però avrà un effetto calmante su di lui, la voce dei genitori rasserena i bambini. Inoltre così facendo imparerà ad associare i primi suoni ai primi significati semplici.
Abbiamo parlato finora della comunicazione con i bambini prendendo in esame come un genitore dovrebbe usare la voce con il figlio. Invece in quali modi usano la voce i bambini per comunicare con i genitori ? Nei primi 7-8 mesi i bambini iniziano a scoprire l’uso della voce e ad emettere i primi suoni. Bisogna fargli capire che li si sta ascoltando, in questo modo il bambino capirà di star usando un mezzo di comunicazione efficiente e cercherà sempre più di affinarlo. Infatti già dai 4, 7 mesi il bambino prende coscienza del fatto che i suoni da lui prodotti hanno un effetto sui genitori, quindi sperimenterà i suoni che riesce a produrre per vedere le reazioni di questi ultimi. È importante in questi casi cercare di mostrare al proprio bambino le emozioni che si provano a sentirlo parlare. I bambini amano guardare le reazioni dei propri genitori.
Riassumendo il modo migliore di comunicare con i bambini è lasciarsi andare e cercare di essere il più naturali e spontanei possibili. Nella comunicazione con un neonato è importante però anche l’aspetto dell’ascolto. Bisogna mostrargli che i suoni da loro emessi vengono ascoltati e causano delle reazioni.