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Comprendere e alimentare il sesso dopo il parto non è sempre facile. Dopo il parto, ci sono diversi fattori che possono inibire una fiorente vita sessuale post-partum:
- Stanchezza
- Fluttuazioni ormonali
- Guarigione fisica
- Sovraccarico sensoriale
- Emozioni complesse
Avere un bambino trasforma una donna dal punto di vista chimico, non solo fisico, e quindi la sua soglia di eccitazione, soddisfazione e desiderio si sposta. Questo cambiamento altera le dinamiche all’interno della coppia e, per superare i dolori della crescita con il bambino, è fondamentale che l’intimità sia al centro dell’attenzione.
Comprendere e alimentare il sesso dopo il parto
Innanzitutto, la cura di sé
Per molte coppie, un appuntamento programmato è un’ancora non negoziabile per la loro relazione. Ora è necessario aggiungere un po’ di tempo da soli, non negoziabile, al mix. Il profondo cambiamento fisico della nascita è la prima sfida da affrontare per ricreare la vostra vita sessuale dopo il parto. Forse non vi sentite sexy. Questo può essere dovuto a una serie di ragioni: aumento di peso, mobilità limitata, scarsa energia, lesioni e persino il sovraccarico sensoriale dell’allattamento. Tutte le percezioni di sé sono normali durante il periodo di recupero. Tuttavia, dovreste riflettere attentamente: cosa pensa realmente il vostro partner di voi? Vi reputa ancora belle?
Parlate tra di voi
Nella maggior parte dei casi, come esseri umani, tendiamo a temere i cambiamenti e a reagire emotivamente quando perdiamo la soddisfazione per qualcosa che prima funzionava. Comunicare i bisogni è incredibilmente impegnativo, ma esistono diversi strumenti eccellenti per facilitare il ricablaggio della relazione sessuale. Tornare all’intimità: cosa condividete? Il recupero post-partum può isolare la coppia perché le esperienze sono molto diverse. L’empatia è il ponte per tornare all’altro quando ci si sente disconnessi dopo il parto; ma per coltivare l’empatia in noi stessi e nella relazione dobbiamo innanzitutto riconoscere i nostri sentimenti e bisogni, e in secondo luogo comunicarli con rispetto per l’altra persona.
Rallentare
Se la gravidanza ci insegna qualcosa, è questo: aspettare. Bisogna essere pazienti. Le cose non sono le stesse con un bambino in mezzo, e dopo aver riconosciuto i sentimenti difficili associati a questo cambiamento, è il momento di aumentare la pazienza e prendersi cura l’uno dell’altro. Questo può significare impegnarsi ad abbracciarsi per ben tre minuti al mattino e alla sera. L’ossitocina, infatti, è un farmaco miracoloso per quanto riguarda l’intimità e la guarigione. Non solo l’ossitocina facilita le sensazioni di benessere, ma è facilmente indotta dal tatto e dal calore. Dedicare del tempo al tocco consapevole e sostenere l’altro nel sentirsi sostenuto in questo periodo in cui tutta la vostra attenzione sembra essere consumata dal bambino è essenziale.