Il complesso di Edipo non superato: le cause più comuni

Il complesso di Edipo è l'atteggiamento di innamoramento del bambino nei confronti della sua mamma e odio nei confronti del padre.

Il complesso di Edipo è, per lo psicanalista Sigmund Freud, l’atteggiamento di innamoramento del bambino nei confronti della sua mamma e di conseguenza, l’atteggiamento di odio e astio nonché di rivalità nei confronti del padre, reo di avere tutte le attenzioni specie quelle di natura sessuale, della madre. Di solito la fase edipica va dai due o tre anni fino ai 6 anni di vita del bambino, quando inizia a distaccarsi dalla madre idealizzata per identificarsi con il genitore dello stesso sesso. Per le bambine avviene l’identica fase, il complesso di Elettra, dove per l’appunto si innamora del papà per detestare e a volte odiare la madre, colpevole di oltrepassare la camera da letto, stanza a lei preclusa.

Complesso di Edipo non superato

Freud coniò questa dicitura ispirandosi al mito di Edipo Re. Il drammaturgo Sofocle, racconta nella sua tragedia che Edipo è un bambino abbandonato dal padre e, ignorando l’indennità dei suoi genitori, sposa la madre Giocasta, uccidendo prima il padre Laio. La fase che Freud indica come risolutiva, permetterà al bambino di risolvere questi conflitti con la madre, addormentando tutto nell’inconscio pera arrivare alla fase successiva dell’identificazione con il genitore dello stesso sesso a cui si legherà maggiormente e con cui intraprenderà la condivisione delle medesime passioni.

La fase del “voglio essere come papà “oppure” da grande farò lo stesso lavoro di papà” arriverà all’incirca dopo i sette anni. Ma come ci si accorge se il complesso di Edipo non è superato dal bambino? Egli continuerà ad avere una rabbia incontrollata e una mitizzazione del genitore del sesso opposto che da grande lo porteranno alla ricerca spasmodica della madre in ogni donna che incontrerà. Mai nessuna sarà all’altezza portandolo quindi ad una insoddisfazione generale con conseguente autostima bassa.

Si sfocia anche nella personalità narcisistica perché ha mitizzato fantasie e crede di poter avere con il genitore una relazione alla pari. La possessione del bambino nei confronti della mamma è legata alla fase edipica fino ai sei anni, anni in cui richiede affetto e attenzioni. I genitori in questa fase hanno un ruolo fondamentale: la madre deve mettere in luce il padre e il suo operato, facendo comprendere al bambino che la famiglia è composta anche dal genitore di sesso maschile. Il padre d’altro canto, può imporsi e imporre le regole della casa affinché il bambino le rispetti e la fase edipica si dissolva in maniera naturale.

Cause

Occorre imparare ad amare in maniera equilibrata sia il papà che la mamma per evitare l’insorgere di gravi patologie e turbe dell’adulto. I traumi che ne derivano possono essere fatali. Un genitore non dovrebbe mai dire al figlio, indicando il suo organo genitale “Te lo taglio”, neanche per scherzo. Infatti la paura della castrazione porta il bambino, e poi l’adulto, a una serie di insicurezze che si sedimentano nell’inconscio. La paura dell’abbandono ma anche il timore di abbandonarsi alla partner, i sospetti e la mania di persecuzione sono alcuni degli strascichi dell’irrisolto complesso di Edipo.

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