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Il talco mentolato è uno dei tanti rimedi utilizzati per alleviare il prurito della varicella o di altre irritazioni della pelle e per il trattamento della sudamina. In questo articolo troverete alcune indicazioni su come usare il talco mentolato e dei consigli utili da sapere.
Talco mentolato
Il talco è un sale inorganico che, in base alle sostanza con cui viene miscelato durante la preparazione, può svolgere diverse azioni. Il più conosciuto ed usato è il talco mentolato all’1%. Si tratta di un vecchio rimedio popolare che si presenta sotto forma di polvere o di liquido; ha un’azione vasodilatatrice e, grazie alla presenza del mentolo, ha anche proprietà rinfrescanti, anestetiche e un blando effetto analgesico. In virtù di queste proprietà è largamente usato per alleviare il prurito che accompagna le malattie esantematiche dei bambini, soprattutto in caso di varicella, o per altre irritazioni della pelle, anche da sfregamento, contro prurito e bruciore in caso di punture di insetti e per il trattamento del prurito causato da altre malattie cutanee come eritemi solari o ustioni.
Il talco mentolato va impiegato solo per uso esterno, mentre non può essere applicato sugli occhi o sulle mucose (quindi sui genitali) e sulle ferite aperte.
Sebbene il talco mentolato sia ampiamente usato, anche in campo pediatrico, può avere delle controindicazioni se usato in modo scorretto. Se inalato, infatti, può causare problemi respiratori (broncospasmo), specialmente nei bambini al di sotto dei due anni di età ed in soggetti sensibili con predisposizione ad asma e bronchite. E’ controindicato anche nei bambini o in altri soggetti con una storia di epilessia e convulsioni febbrili.
I pericoli derivanti dall’inalazione del talco mentolato possono, tuttavia, essere facilmente evitati. La sua preparazione in gel, infatti, è più sicura ed è arricchita con altri principi attivi e vitamine benèfici sulla pelle, come bisabololo, pantenolo, vitamina E e vitamina F.
Crema per varicella
Il talco mentolato liquido, dall’aspetto molto simile a quello di una crema, è uno dei rimedi più usati per curare l’esantema della varicella.
La varicella è una malattia causata dal virus Varicella-Zoster, della famiglia degli Herpes, che colpisce molti bambini al di sotto dei 12 e, talvolta, anche individui in altre fasce d’età. Passata la fase di incubazione, che dura da un minimo di 11 giorni ad un massimo di 20-21 giorni, si manifestano gli iniziali sintomi simil influenzali della malattia vera e propria (febbre alta, dolori e mal di testa) ed uno o due giorni dopo compare anche il tipico esantema cutaneo.
L’eruzione cutanea della varicella attraversa tre differenti stadi. In un primo momento lo sfogo cutaneo, rosso e pruriginoso, è caratterizzato da tanti puntini rossi, detti papule, simili a brufoli o punturre di insetti. Le papule, che compaiono nell’arco di 2-4 giorni, si trasformano in vescicole piene di un liquido sieroso e poi si seccano completamente fino a lasciare il posto a delle crosticine. Questo sfogo cutaneo può essere più esteso o più grave nei pazienti che hanno un sistema immunitario debole o disturbi della pelle, come l’eczema. La guarigione della varicella è più lenta negli adolescenti e negli adulti.
Chi è affetto da varicella deve evitare di grattare le bolle o le crosticine perché corre il rischio che le cicatrici diventino permanenti. Questo rischio è più basso nei bambini, la cui pelle si rigenera più velocemente ed eventuali cicatrici tendono ad attenuarsi nel tempo.
L’uso del talco mentolato sotto forma di polvere è generalmente sconsigliato per curare la varicella, non solo per via dei rischi collegati alla possibile inalazione del prodotto. L’applicazione di talco sotto forma di polvere, infatti, tende ad ostruire i pori della pelle ed interferire con la normale traspirazione. In caso di sudorazione, inoltre, l’accumulo di polvere sulle pustole tende a raggrumarsi peggiorando ulteriormente il fastidio che deriva dal prurito. Per evitare questi inconventi è preferibile usarlo sotto forma liquida.
Il talco liquido mentolato ha una consistenza gelatinosa dall’aspetto simile a quello di una crema. La formulazione in gel del talco mentolato, grazie alla presenza del mentolo, ha un’azione lenitiva e rinfrescante e non provoca sudorazione. E’ proprio grazie a questa caratteristica che il suo uso è indicato per alleviare il prurito della varicella ed anche della sudamina, uno sfogo cutaneo molto comune nei bambini, specialmente d’estate, dovuto ad una sudorazione eccessiva.
Come usarlo
Prima di applicare il talco mentolato sulla nostra pelle o su quella dei nostri bambini bisogna sapere come usarlo correttamente.
Prima di applicare il talco liquido mentolato sulla pelle è bene fare una doccia o bagno lenitivo, usando solo acqua tiepida o fredda. L’uso di acqua calda o dei normali detergenti, shampoo e bagnoschiuma durante la varicella è controproducente perché possono seccare la pelle aggravando il prurito. Per evitare questo problema si possono usare detergenti neutri e delicati, con un buon INCI e privi di sostanze irritanti. Il bagno lenitivo può essere preparato diluendo in acqua alcune sostanze che calmano il prurito, come la farina d’avena, la farina colloidale, il bicarbonato di sodio o l’amido di mais. La farina d’avena potrebbe lasciare dei residui sulla pelle, quindi si consiglia di inserirla in una calza di nylon ed immergerla in acqua onde evitare eventuali fastidi dopo il bagno. Dopo il bagno o la doccia, la pelle va tamponata delicatamente con un asciugamano e, una volta asciutta e pulita, si applica il talco liquido mentolato con un leggero massaggio.
Si ricorda, infine, che il talco mentolato non va applicato sulle parti intime e che non può essere usato per tempi lunghi, come specificato sul foglietto illustrativo.