Come spiegare una separazione ai bambini

I bambini hanno certo diritto di sapere, hanno bisogno di comprendere e dare senso a ciò che già percepiscono nell’aria, soprattutto se sono evidenti dei cambiamenti nella routine familiare (mamma e papà non dormono più insieme, non si rivolgono più la parola, ecc). In questi casi, anche se la decisione non è stata presa in modo definitivo, occorre confermare ai bambini che ci sono dei problemi e del perche ci si sta comportando in quel modo, ma stando attenti a dare la stessa versione dei fatti e senza responsabilizzare ne mamma ne papà. È importante che i due genitori si comportino allo stesso modo nei confronti del bambino, soprattutto che siano d’accordo sul cosa dire. Se poi si è arrivati alla decisione finale, sarebbe opportuno comunicargliela insieme, senza lasciare l’incombenza ad uno dei due; infatti ciò potrebbe alimentare i vissuti fantasmatici del bambino, spaventato dal poter perdere una delle figure di riferimento. Per fare ciò, è necessario che i conflitti siano per quanto possibile sedimentati, non facendo percepire ai bambini il clima di tensione. Laddove esso sia presente, sarebbe opportuno per i genitori ricercare un sostegno, sotto forma di mediazione familiare o sostegno alla genitorialità, che permetta di appianare i conflitti ed agevolare una comunicazione fluida e sana. Infine, di fondamentale importanza, la necessità di ascoltare i vissuti emotivi del bambino, spesso sentiti con dolore dal genitore come specchio del fallimento dell’assetto familiare. Essere riconosciuti come parte integrante dell’elaborazione, permetterà di focalizzarsi sui punti cardine del processo evolutivo. Con i bambini più piccoli, risulta importante evidenziare soprattutto i cambiamenti pratici, in maniera tale che il bambino possa metabolizzarli, mantenendo le coordinate del quotidiano. Con i bambini più grandi, è essenziale condividere quelli che sono i vissuti emotivi, comunicando continuità nei processi di crescita e sostegno allo sviluppo.

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