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Diventare insegnante è il sogno di tantissime donne, che vedono nella formazione e nell’insegnamento un’importante fonte di soddisfazione e di crescita personale. A confermare questa affermazione sono i dati del Ministero dell’Istruzione. In Italia, infatti, l‘80% circa del personale docente è donna e 6 donne su 10 sono dirigenti scolastiche. Un dominio dunque assoluto nel settore, che è sempre al centro di numerosi dibattiti soprattutto per l’annosa questione del concorso ancora non completato e della diffusa precarietà della aspiranti docenti.
Nonostante queste incertezze, sono sempre numerose le persone che si specializzano in materie umanistiche con l’obiettivo di entrare nel mondo dell’educazione. Storia e filosofia è un binomio di successo nel campo dell’insegnamento, anche perché ci si può muovere su diverse cattedre e insegnare sia alle scuole medie sia alle scuole superiori. Il percorso per diventare insegnante prevede il conseguimento della laurea specialistica, che per le materie storia e filosofia è di tipo umanistico. Ci sono diversi corsi di laurea che si possono scegliere, come lettere e filosofia, scienze dell’educazione e la laurea in scienze pedagogiche.
Il percorso di studi
I corsi di laurea che consentono l’accesso all’insegnamento di materie come storia e filosofia sono per la maggior parte ad accesso libero, senza dover quindi necessariamente fare un test d’ingresso per entrare.
Si possono frequentare nelle università statali, negli atenei privati oppure iscrivendosi ad un’università telematica. In Italia ce ne sono 11 riconosciute dal MIUR e propongono la formula dell’e-learning come metodologia di apprendimento. Alcune sedi, come Unicusano, hanno anche un campus, nel quale poter frequentare alcuni corsi in presenza o usufruire delle aule studio e della biblioteca. Il vantaggio è quello di poter seguire le lezioni in maniera autonoma e sostenere in sede solo gli esami. In questo modo si ha la possibilità di potersi organizzare con i tempi e di non essere costretti a spostarsi dalla residenza.
I crediti formativi
Nella scelta del corso di laurea, valutate bene l’elenco degli esami da inserire nel piano di studi, perché nell’insegnamento, sono importanti i crediti ottenuti in specifiche aree tematiche.
Se il vostro obiettivo è insegnare storia e filosofia, consultate sempre le classi di concorso e i titoli di accesso, perché lì sono indicati i crediti che consentono di poter presentare domanda per insegnare la vostra materia preferita. Una volta ottenuta la laurea specialistica con tutti i crediti conseguiti, si può procedere alla richiesta di inserimento nella graduatoria provinciale, che al momento si rinnova ogni 3 anni. La graduatoria permette di accedere ai posti di supplenza, che possono essere di breve periodo o annuali. L’immissione in ruolo avviene tramite concorso, che viene pubblicato dal Ministero dell’Istruzione con bando pubblico.
Integrazione dei crediti
Se la somma dei crediti acquisiti non dovesse essere sufficiente a coprire quelli necessari per poter diventare insegnante di storia e filosofia, si può compensare sostenendo degli esami nelle aree in cui mancano dei crediti, che si possono svolgere presso le università su richiesta. Il discorso è equivalente se si volesse accedere ad altri insegnamenti e si fosse carente in qualche ambito. Avendo la laurea specialistica come titolo di base, si può compensare con questa tipologia di integrazione.