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Come rimanere incinta con il progesterone basso

Il progesterone garantisce la regolare crescita del feto in gravidanza.

Il progesterone è, assieme agli estrogeni, l’ormone fondamentale in gravidanza. Regola il naturale equilibrio del ciclo femminile e determina i sintomi fastidiosi nelle prime settimane di gestazione. Livelli bassi di quest’ormone significano possibilità risicate di concepimento ed altissime probabilità, in gravidanza, di un parto pretermine.

Progesterone in gravidanza

I livelli di progesterone dovrebbero sempre restare nella norma in gravidanza in quanto questo ormone, ed adesso è acclarato scientificamente, svolgerebbe un ruolo fondamentale per la crescita regolare del feto ed impedirebbe il rigetto.

La scienza ha constatato come il progesterone aiuti le donne in gravidanza ad evitare parti prematuri che, nella grande maggioranza dei casi, sono rischiosi per il nuovo nato.

Si tratta di un ormone naturalmente prodotto dal corpo femminile e, per tale ragione, la sua implementazione, al fine di migliorare lo stato di gravidanza, non comporta rischi per il feto. Il problema si pone se i livelli sono troppo bassi perché ciò si lega sovente ad un distaccamento della placenta. Tuttavia, il progesterone naturale può e deve essere prescritto da un medico in base alle esigenze personali, evitando il fai da te. Livelli troppo alti dell’ormone, infatti, provocano effetti collaterali e disturbi non trascurabili.

L’ormone può essere reintegrato tramite capsule vaginali che dovrebbero essere assunte dalla donna in gravidanza ogni giorno fino alla 34esima settimana di gestazione, quella più critica.

Tramite una cervicometria si possono scoprire le misure della cervice uterina. Il problema nasce quando si ha un accorciamento della cervice, primo indizio di un parto prematuro. Iniziando subito un’integrazione di progesterone, si può comunque ridurre notevolmente il rischio di un parto prima del termine.

Chiaramente l’integrazione di progesterone non è direttamente proporzionale al successo per quanto riguarda la riduzione del fattore di rischio. Il metodo non è infallibile ma funzionale nella maggior parte dei casi. Del resto, un parto prematuro può essere determinato anche da altre variabili e da fattori che devono essere approfonditi da un ginecologo prima di procedere con una determinata cura.

Progesterone basso

Estrogeni e progesterone in gravidanza hanno un’importanza basilare ed è per tale ragione che la loro presenza aumenta man mano che aumenta il pancione. Essi garantiscono la salute del feto e lo proteggono da aggressioni. Inoltre, contribuiscono ad una crescita sana e nella norma.

Il progesterone, in particolare, prepara l’endometrio all’impianto dell’ovulo fecondato ed è responsabile della formazione della placenta. Da ciò si comprende che livelli bassi di quest’ormone nell’organismo della madre comportano una crescita non salutare del feto.

Esso viene prodotto da ovaie e placenta. Pensate che è proprio il progesterone il responsabile di tantissimi disturbi che affliggono la donna in gravidanza come nausea e vomito. Gli ormoni hanno quindi un ruolo fondamentale in gravidanza.

La carenza di progesterone incide anche sulle possibilità di rimanere incinta. In questo caso, è necessario stabilire col ginecologo il da farsi. Se i livelli sono effettivamente non nella norma, il medico può prescrivere una somministrazione per via vaginale dal 16° al 26° giorno del ciclo (in un ciclo regolare).

Carenza di progesterone

Ma si può aumentare naturalmente il progesterone? Sicuramente una dieta adeguata favorisce la produzione dell’ormone. Si dovrebbero consumare, in particolare, alimenti ricchi di vitamina C, E, B6 e betacarotene. Inoltre, anche la L’arginina avrebbe un ruolo centrale nella produzione del progesterone.

L’integrazione del progesterone naturale avviene anche quando sono presenti disfunzioni legate al ciclo mestruale e per alleviare i fastidi dovuti alla menopausa.

Può essere assunto in crema oppure tramite ovuli vaginali. Un’integrazione eccessiva può provocare disturbi anche gravi come: nausea, mal di testa, asma, insonnia, irritabilità, irregolarità mestruale e diarrea.

Un valido integratore può essere quello offerto da Vegavero, in comode capsule. Il prodotto contiene estratti ad azione fitormonale per alleviare i sintomi della menopausa femminile.

Alternativamente potete provare il Gel Diosgenin, crema che supporta l’attività ormonale e riequilibra i livelli ormonali, anche in menopausa.

Un aiuto naturale può arrivare dalle capsule della linea Woman, per eliminare depressione, mal di testa e vampate di calore legate ai primi mesi di menopausa nella donna. Contengono esclusivamente estratti naturali. Le capsule alleviano i sintomi mestruali senza effetti dannosi sull’utero. Prima di assumerle in gravidanza, come per tutti i prodotti consigliati, consulta il tuo ginecologo che saprà consigliarti il prodotto giusto in base alle tue esigenze di donna e mamma.

Scritto da Azzurra Lorenzini
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