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Come fare il calcolo dell’ovulazione per rimanere incinta: i consigli

Il periodo fertile è determinato dall’ovulazione, che, in chi ha un ciclo regolare di 28 giorni, generalmente avviene 14 giorni prima delle mestruazioni.

Il calcolo dei giorni fertili, quando si cerca di avere un figlio, è importante per conoscere il proprio periodo fertile, cioè sapere quali sono i giorni più fertili del ciclo mensile in cui aumenta la possibilità di concepire. Infatti avere rapporti sessuali proprio in quei giorni permette di avere molte più probabilità di rimanere incinta. Un buon metodo per aumentare le possibilità di rimanere incinta è il calcolo dei giorni dell’ovulazione.

Calcolo dell’ovulazione per rimanere incinta: come farlo?

L’ovulazione consiste nel fenomeno di rilascio dell’uovo pronto per la fecondazione nella tuba, da parte del follicolo ormai maturo. Nonostante sia un fenomeno che avviene fisicamente a livello dell’ovaio, in realtà è controllato dal cervello, e in particolare dagli ormoni secreti da strutture cerebrali che costituiscono il cosiddetto asse ipotalamo-ipofisario. Nel processo è coinvolto principalmente l’ormone LH: quando quest’ultimo raggiunge un picco, si ha la maturazione finale del follicolo, la sua rottura e la fuoriuscita dell’uovo dall’ovaio nella tuba.

Il periodo fertile è determinato dall’ovulazione, che, in chi ha un ciclo regolare di 28 giorni, generalmente avviene 14 giorni prima delle mestruazioni. A metà ciclo infatti l’ovocita (ossia la cellula uovo o ovulo), avendo raggiunto il giusto grado di maturazione grazie allo stimolo degli estrogeni (ormoni femminili), fuoriesce dall’ovaio per passare nella tuba, dove potrà essere fecondata dagli spermatozoi (presenti in caso di rapporto sessuale).

Questo meccanismo sembra semplice, almeno in apparenza, ma c’è un problema: non tutte le donne hanno un ciclo regolare di 28 giorni ed ecco allora che le cose si complicano.

I sintomi dell’ovulazione

Molte donne riescono a capire che sta arrivando l’ovulazione facendo attenzione ai segnali del loro corpo. Sono questi i sintomi più comuni:

  • Dolore al basso ventre. Alcune provano una tensione più o meno dolorosa nella parte bassa dell’addome, in particolare in corrispondenza di una delle ovaie, dove cresce il follicolo che porta a maturazione l’ovocita (o ovulo). Infatti, il follicolo ha un diametro di circa 5-6 millimetri, che diventa poi di 2-2,5 centimetri: come una piccola pallina che deve essere espulsa dall’ovaio. Questo può essere fonte di infiammazione e dolore.
  • Muco cervicale filamentoso. Il muco cervicale diventa più abbondante, ma cambia anche aspetto: è più trasparente, fluido ed elastico come la chiara dell’uovo. Questa trasformazione permette la risalita degli spermatozoi.
  • Possibili perdite. L’aumento della quantità e della fluidificazione del muco fanno sì che si tenda ad avere una maggior sensazione di bagnato rispetto ad altri momenti del ciclo e può capitare che la donna abbia un piccolo spotting (qualche piccola perdita di sangue).

Ovulazione, quando si verifica?

È possibile calcolare l’arrivo dell’ovulazione con un metodo matematico, valido soprattutto se il ciclo mestruale è regolare: tra l’ovulazione e il primo giorno di mestruazione passano infatti 14 giorni.

Alcuni esempi concreti: se il ciclo è di 29 giorni, l’ovulazione avviene al 15esimo giorno (29-14= 15); se il ciclo è di 34 giorni, l’ovulazione avviene al 20esimo giorno (34-14= 20). Più incerto il calcolo se il ciclo è irregolare: se ad esempio i cicli sono di 27-30 giorni, l’ovulazione avverrà tra 13esimo e 16esimo giorno.

Se il ciclo mestruale completo dura in media 26-28 giorni e il flusso dura tre-sei giorni, quali saranno i giorni fertili? Occorre considerare che nel primo giorno della mestruazione inizia la fase follicolare, che termina attorno al 14° giorno, cioè quando il follicolo si apre e la cellula uovo discende nelle tube di Falloppio: è questo il periodo fertile e dura circa due giorni.

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