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In relazione ai dati forniti dal Registro nazionale gemelli redatto dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), nel corso degli ultimi venti anni, si è registrato in Italia un aumento dei casi di gravidanza gemellare pari a circa il 25%. Un simile risultato è stato riscontrato principalmente in due circostanze: nel caso in cui le madri abbiano superato i 40 anni d’età e nel 19,8% delle gravidanze scaturite dal processo di fecondazione assistita. A proposito della gravidanza gemellare, può rivelarsi particolarmente interessante comprendere quali siano i segnali da riconoscere per comprendere se si darà alla luce dei gemelli omozigoti o eterozigoti: ecco alcuni consigli.
Come riconoscere una gravidanza gemellare
Uno dei principali fattori da tenere sotto stretta osservazione nel caso di una gravidanza gemellare è rappresentato dai valori delle beta hCG. La gonadotropina corionica umana, detta anche hCG, è un ormone prodotto dalla placenta: se il valore delle beta hGC risulta essere superiore ai 5 mlU/ml di sangue si ritiene che sia in atto una gravidanza. I valori, tuttavia, risultano notevolmente più alti – circa il doppio – quando la gravidanza si scopre gemellare.
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Il ruolo delle ecografie
Una gravidanza gemellare può essere confermata a livello medico alla quinta settimana di gestazione, tramite un’ecografica vaginale, oppure alla sesta settimana di gestazione, tramite un’ecografia addominale. Un’ecografia ostetrica, da effettuare dopo la settima settimana di gravidanza, invece, è fondamentale per constatare se i feti condividono o meno la medesima sacca amniotica e placenta.
In presenza di gravidanza gemellare, le ecografie devono essere effettuate in modo più frequente rispetto alle gravidanze tradizionali, al fine di consentire un adeguato monitoraggio dei feti. In particolare, poi, la prima ecografia deve essere fissata tra la sesta e la quattordicesima settimana.
Movimento fetale e aumento di peso
Sulla base di alcune testimonianze raccolte, le donne che affrontano una gravidanza gemellare tendono a sentire i movimenti fetali prima del compimento della 20esima settimana di gestazione. Nonostante simili racconti, tuttavia, a livello medico si ritiene che le donne che sentono precocemente i movimenti fetali siano, in realtà, quelle che hanno già portato a termine una precedente gravidanza.
In relazione all’aumento di peso durante una gravidanza gemellare, esso varia seconda delle predisposizioni della madre. In linea di massima, però, nelle gravidanze tradizionali si registra un incremento di peso compreso tra gli 8 e i 12 chili mentre nelle gravidanze gemellari si riscontrerà un maggiore aumento di peso e anche una più rapida crescita delventre, già visibile tra la quattordicesima e la quindicesima settimana.
Parto pretermine e gravidanza gemellare
Le gravidanze gemellari, secondo gli studi medici condotti, presentano una maggiore tendenza a concludersi pretermine. Il parto pretermine, da un punto di vista statistico, avviene prima della 37esima settimana nel 50% dei feti bigemini e nel 90% dei feti trigemini mentre si verifica soltanto nel 9% dei feti singoli. Allo stesso modo, i parti pretermine registrati prima della 32esima settimana corrispondono al 10,6%, al 30,9% e all’1,2%.
Inoltre, sarà consentito il parto naturale esclusivamente nel caso in cui il primo dei gemelli si trovi in posizione cefalica. Qualora una simile condizione non dovesse sussistere, sarà necessario procedere con un parto cesareo.
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