Quali sono i disagi di un bambino che ha subito un trauma? Come riconoscerlo? Come agire per rasserenare il piccolo? Certamente ce lo siamo chiesto e non sempre ci è stata data un’informazione chiara.
Esistono molteplici traumi, quelli legati ad eventi atmosferici, ad incidenti, a perdite affettive, ad abusi; e quelli che si vivono di riflesso quando sono gli adulti a star male per ragioni più o meno simili. Una certezza c’è, gli adulti per i bambini sono uno specchio, se piangono, si disperano, si inervosiscono, il bambino assorbirà come una spugna le emozioni vissute dai genitori, le vivrà anch’esso. Ma affrontiamo ora il trauma del bambino. Se vostro figlio è sempre stato sereno e improvvisamente diventa aggressivo, fa la pipì a letto, ciuccia il dito, non vuole assolutamente staccarsi dall’oggetto al quale è affezionato, durante la notte si sveglia, piange, ha incubi; qualcosa è successo. E’ chiaro che tutti possiamo avere un incubo, ma se insieme compaiono queste modifiche nell’atteggiamento del piccolo, è necessario con delicatezza approfondire. Da insegnante consiglio di rivolgersi immediatamente ad un esperto psicologo in terapia- comportamentale, eviterei persino di approfondire io stessa per evitare danni, agirei di conseguenza in seguito al parere “medico”. A volte involontariamente o in buona fede, si può far male al bambino, una cosa è certa, qualsiasi cosa sia successa, mai farne un dramma, mai parlare davanti a lui di un impossibile recupero, a tutto c’è una soluzione, è necessario di fronte ai piccoli essere sempre forti e positivi, mascherare le proprie insicurezze, il tempo e l’amore guariranno la ferita, qualsiasi essa sia stata!