Come riconoscere perdita del tappo mucoso

Il tappo mucoso è un denso strato di muco cervicale che inizia a formarsi nel collo dell'utero fin dai primi mesi di gravidanza.

Il tappo mucoso è un denso strato di muco cervicale che inizia a formarsi nel collo dell’utero fin dai primi mesi di gravidanza. Nel corso dei nove mesi si ispessisce sempre di più fino a diventare un tappo di muco vero e proprio il cui scopo è quello di sigillare il canale della cervice per proteggere l’utero e il feto dalle infezioni. La sua caduta indica che il momento del travaglio e del parto sono vicini. Vediamo come riconoscere la caduta del tappo mucoso.

Perdita tappo mucoso

La perdita del tappo mucoso durante la gravidanza è un primo segnale che il momento del travaglio è vicino. Si forma fin dall’inizio della gravidanza quando la cervice inizia a secernere un liquido denso e gelatinoso, detto muco cervicale, per mantenere l’area umida e protetta. Durante i nove mesi questo muco diventa sempre più spesso e si stratifica fino a creare un tappo, detto tappo mucoso, che sigilla il canale cervicale e agisce come una barriera che serve ad impedire a batteri indesiderati e altre fonti di infezione di viaggiare verso l’utero e raggiungere il feto.

Verso la fine della gravidanza la cervice inizia ad ammorbidirsi, assottigliarsi e dilatarsi per prepararsi al travaglio, provocando il rilascio del tappo mucoso tutto in una volta o in piccole quantità. Il rilascio non si verifica nello stesso modo in tutte le donne. Alcune potrebbero notare la presenza di uno strato denso di muco, in altre il muco si presenta misto ad alcune gocce di sangue, mentre altre ancora potrebbero non notare affatto che il tappo mucoso è stato rilasciato. Questo accade perché non è raro che in questa fase la cervice si dilati di diversi centimetri prima che inizi il travaglio vero e proprio.

La presenza di sangue nel muco cervicale non è allarmante finché si tratta di piccole quantità perché è dovuta al fatto che la cervice in questa fase della gravidanza è molto vascolarizzata e i capillari potrebbero rompersi come reazione ai cambiamenti in corso.

Il lasso di tempo tra la perdita del tappo mucoso e l’inizio del travaglio è abbastanza variabile. Alcune donne che notano una notevole perdita di muco vanno in travaglio entro poche ore o pochi giorni dalla perdita, mentre per altre potrebbero volerci alcune settimane. Insomma, ogni donna è diversa dall’altra come pure ogni gravidanza è diversa dall’altra. Prima di correre in ospedale bisogna aspettare che si presentino altri sintomi, come l’inizio di contrazioni regolari o la rottura delle acque.

Se il rilascio del tappo mucoso si verifica prima della trentasettesima settimana di gravidanza, oppure se viene rilasciato insieme ad una quantità di sangue maggiore rispetto al dovuto, come quando si hanno le mestruazioni, è il caso di contattare il proprio ginecologo.

Fasi gravidanza

Una gravidanza tipica dura 40 settimane, a partire dal primo giorno dell’ultimo ciclo mestruale fino alla nascita del bambino. E’ divisa in tre fasi chiamate trimestri. Scopri cosa succede alla mamma durante queste tre fasi.

Primo trimestre (1-12 settimane)

Il concepimento segna l’inizio del primo trimestre, che dura fino alla dodicesima settimana. Il corpo della mamma subisce numerosi cambiamenti ormonali che riguardano quasi ogni organo e si manifestano i primi sintomi di gravidanza: cessazione delle mestruazioni, stanchezza, sonnolenza, nausea mattutina, sbalzi di umore, voglia verso alcuni cibi e disgusto verso altri, aumento o perdita di peso. Alcuni di questi cambiamenti potrebbero rendere necessarie delle modifiche nella routine quotidiana, come andare a letto prima o fare pasti piccoli e più frequenti.

Secondo trimestre (13-28 settimane)

Inizia alla tredicesima settimana e termina alla ventisettesima. La situazione migliora. Nausea mattutina e stanchezza si affievoliscono o scompaiono completamente. Il pancione inizia a crescere ed entro la fine del secondo trimestre la mamma potrebbe iniziare a percepire i movimenti del piccolo. Oltre a sintomi come mal di schiena e caviglie gonfie, in alcune parti del corpo si potrebbero manifestare inscurimento della pelle, smagliature e prurito.

Terzo trimestre (29-40 settimane)

Inizia intorno alla ventottesima settimana e dura fino alla nascita del bambino. I disagi del secondo trimestre permangono e se ne aggiungono altri, come mancanza di respiro, bruciore di stomaco, minzione frequente perché adesso il bambino è più grande e comprime diversi organi. Questi disagi scompariranno dopo il parto. In questa fase il bambino si muove e cambia posizione per prepararsi al parto. Inizia il conto alla rovescia!

Sintomi inizio travaglio

Il conto alla rovescia è iniziato e la mamma attende con ansia la comparsa dei sintomi che indicano l’inizio del travaglio. Come riconoscerlo?

Durante la fase iniziale del travaglio la pancia si abbassa e la mamma inizia a respirare meglio perché il bambino si è messo a testa in giù per prepararsi al parto. Iniziano le contrazioni di Braxton Hicks (contrazioni irregolari), la cervice inizia ad assottigliarsi e si verificano perdite di muco brunastro o macchiato di sangue. La rottura delle acque potrebbe verificarsi in questa fase o anche prima.

Quando la dilatazione della cervice è di circa 4 cm inizia ufficialmente il travaglio. Adesso la donna avverte un dolore lombare persistente, dolori addominali e crampi intensi ed iniziano le doglie (contrazioni dolorose e regolari che diventano sempre più frequenti, lunghe e intense). E’ arrivato il momento di andare in ospedale: il bambino nascerà da un momento all’altro!

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