Anche se il bambino non parla ancora, non dovrebbe essere un problema per lui manifestare che soffre di un problema. Naturalmente è difficile svelare il significato del pianto di ogni bambino, ma ci sono altre indicazioni che aiuteranno a capire se ha dolore, sonno, fame o semplicemente è a disagio. L’otite è un problema comune nei neonati e nei bambini. Secondo molti pediatri il 50% di essi ha almeno un’infezione durante il primo anno di vita.
Non ci sono differenze sostanziali tra l’otite che colpisce un bambino e un adulto, tranne nella frequenza in cui essa si verifica, le differenze anatomiche e, a volte, i germi responsabili dell’infezione.
I motivi per cui un bambino è più esposto all’otite hanno a che fare con le caratteristiche anatomiche dell’orecchio, che nei più piccoli è più orizzontale e più corto. Tutto ciò che colpisce il naso e la gola, colpisce in misura maggiore anche l’orecchio. Dato che di solito i bambini sono più soggetti a raffreddori e infezioni che colpiscono queste parti del corpo, è più frequente che essi producano problemi nell’orecchio. Quando l’orecchio interno è pieno di muco, è difficile drenarlo e finisce per essere un terreno fertile per nuove infezioni. Inoltre, la precocità delle infezioni dell’orecchio nei neonati è associata, tra l’altro, a dei fattori genetici o familiari (prematurità, sesso, etnia, storia familiare, etc.).
Otite bambini: come rilevarla
Se un bambino ha l’otite, i sintomi dipendono dall’età, anche se la maggior parte si manifesta in maniera indiretta. Possono coesistere sintomi comuni (febbre, per esempio), ma più spesso si può presentare: irritabilità, perdita di appetito, difficoltà a mangiare, vomito o, se l’otite si è evoluta, presenza di secrezione dall’orecchio esterno. In ogni caso, è bene evitare la manipolazione del padiglione o le manovre di pressione sull’orecchio. Man mano che il bambino cresce, vengono sviluppati anche tutti i sensi, tra cui anche quello dell’udito. L’udito di un bambino che non è ancora completamente sviluppato è più incline a certe infezioni, e questo è il motivo per cui l’otite è più comune nei bambini. L’infezione all’orecchio non rappresenta un rischio per la salute, ma deve essere sempre trattata dal pediatra. Logicamente, prima di andare dal medico, è meglio rendersi conto se il bambino sta avendo un problema del genere.
L’otite presenta alcuni sintomi chiari e altri segni correlati che possono dare l’idea che il problema del bambino è nell’orecchio:
- Il pianto. Un’infezione all’orecchio fa male, quindi il bambino piangerà costantemente e ininterrottamente. I bambini che non hanno ancora imparato a parlare, sono in grado di manifestare molte cose attraverso il pianto, bisogna solo imparare ad ascoltarli.
- Raffreddore recente. L’otite nei bambini di solito si verifica in seguito ad un raffreddore. Se il piccolo piange ed è stato raffreddato pochi giorni prima, potrebbe essere un’infezione all’orecchio.
- Gesti. Anche se i bambini gesticolano molto e spesso non si sa sempre come interpretare il significato, occorre osservare se la piccola mano viene diretta verso l’orecchio: un gesto istintivo che si verifica quando si ha l’otite.
- Febbre. Il bambino può avere la febbre a causa del raffreddore, ma può anche essere un sintomo di alcuni problemi dell’orecchio come appunto l’otite. In questo caso si consiglia di monitorare la febbre e portare il bambino dal pediatra.
- Equilibrio. Qualsiasi problema nell’orecchio si riflette nel bilanciamento del bambino, ma se egli non ha ancora iniziato a sviluppare le sue capacità motorie, è un sintomo che non sarà possibile rilevare.
- Pus. Uno dei segni più chiari che il bambino ha l’otite è il pus che fuoriesce dal suo orecchio, ma non succede in tutti i casi. Anche in questo caso il pianto è un segnale aggiuntivo.
Otite nei bambini: può essere prevenuta?
È difficile evitare infezioni all’orecchio nei bambini. La migliore raccomandazione è quella di ridurre i fattori di rischio, spesso causati da altri tipi di condizioni del tratto respiratorio. Per questo motivo, è necessario rivolgersi allo specialista senza indugio per evitare che le infiammazioni peggiorino. Tra le azioni preventive dell’otite, la più efficace è la somministrazione del vaccino antinfluenzale. D’altra parte, si raccomanda l’attuazione di semplici pratiche di igiene convenzionali, come lavarsi spesso le mani per prevenire la diffusione di germi e impedire ai piccoli di trascorrere molto tempo a contatto con bambini malati.