Le contrazioni che si verificano durante il travaglio sono degli spasmi necessari alla preparazione del canale del parto e all’eliminazione del liquido amniotico in cui è immerso il nascituro. Sono provocate da una serie di misteriosi fattori e si generano quando il cervello del bambino invia dei messaggi chimici al corpo della madre per segnalare che è pronto per il parto, attivando la produzione di specifici ormoni, ovvero le prostaglandine e l’ossitocina, che stimolano i movimenti uterini. Bisogna saper distinguere fra tre tipologie di contrazioni: pratiche, false e reali.
Le contrazioni pratiche possono verificarsi in qualsiasi momento dopo aver superato la metà della gravidanza, sono del tutto fisiologiche e sono dovute alla discesa della testa del feto nel bacino e alla preparazione della cervice per il parto, ma non causano nessuna dilatazione. Le false contrazioni si verificano ad intervalli di tempo non regolari e di solito si fermano se si cambia posizione, mentre le contrazioni reali, ossia quelle che contraddistinguono l’inizio del travaglio, hanno delle caratteristiche che le rendono ben riconoscibili:
Se notate questi sintomi, in qualunque stadio della gravidanza vi troviate, chiamate subito il vostro medico o ginecologo, in modo che egli stesso possa valutare se è il caso di correre in ospedale perché il momento del parto è vicino. Anche se ciò dovesse accadere nel cuore della notte, non abbiate paura di disturbare, si tratta di una situazione che richiede immediata attenzione, soprattutto se avvertite delle contrazioni forti con perdite di sangue quando siete ancora lontane dal termine della gravidanza, perché potrebbero esserci delle minacce di aborto spontaneo.