Non è semplice diagnosticare la sindrome dell’ADHD.
Può essere classificata in 3 forme diverse:
– Una classica: iperattività, impulsività e disturbo d’attenzione
– Una meno frequente: deficit dell’attenzione
– Prevalente iperattività e impulsività .
I sintomi utili per la diagnosi devono essere distinti in puri e quelli psico-comportamentali associati, che solitamente nascono da stimoli ambientali.
Per poter diagnosticare, è necessario dapprima controllare le reazioni per almeno 6 mesi.
Inoltre è accettato come strumento diagnostico principale il DSM Diagnostic and statical manual of Mental Disorders.
È fondamentale, per il clinico, l’intervista psico-sociale, che fornisce numerose informazioni che possono confermare o negare il disturbo.
Quest’intervista riguarda tutte le sfaccettature della vita del bambino e soprattutto rivela le problematiche del bambino, l’esistenza del disturbo, le cause e le possibili terapie da mettere in atto.
Bisogna tener presente che a quest’intervista vanno sottoposti anche i genitori.
Una volta diagnosticato il disturbo, nel caso in cui ci sia, è possibile scegliere e mettere in atto la terapia più idonea.