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Introdurre gli allergeni alimentari al bambino può essere preoccupante per ogni neomamma. Tuttavia, in alcuni casi può essere particolarmente importante. Ecco tutto ciò che dovete sapere in merito…
Come introdurre gli allergeni alimentari al bambino
Lentezza, costanza e coerenza
Secondo il sito allergy.org, durante il primo anno di vita del bambino si dovrebbero offrire frequentemente alimenti allergenici in forma adeguata all’età, come un uovo sodo o una piccola quantità di burro di arachidi liscio (i burri di nocciole testurizzati presentano un rischio di soffocamento). Cercate di introdurre uova, arachidi, latte vaccino, noci (come anacardi e mandorle), soia, sesamo, grano, pesce, crostacei e altri frutti di mare. Incorporate solo un allergene alla volta negli alimenti del bambino, in modo che sia facile identificare se qualcosa causa un problema. Se non ci sono effetti collaterali, è possibile inserire l’alimento allergenico due volte alla settimana per continuare a sviluppare la tolleranza del bambino. Provare un alimento e non somministrarlo regolarmente può comunque portare allo sviluppo di un’allergia alimentare.
Se il vostro piccolo manifesta i sintomi di una reazione allergica, come orticaria, gonfiore, vomito o un cambiamento di comportamento, interrompete la somministrazione e rivolgetevi a un medico. Chiamate immediatamente un’ambulanza se si verifica una reazione allergica grave (anafilassi), tra cui difficoltà respiratorie, gonfiore della lingua o se il bambino diventa pallido e floscio. Questi segnali compaiono in genere da pochi minuti a due ore dopo l’ingestione, quindi tenete d’occhio la situazione dopo i pasti e valutate la possibilità di introdurre un nuovo alimento all’inizio della giornata, ben prima del pisolino del bambino.
Utilizzate un kit di allergeni
Se vi sentite più a vostro agio nel seguire istruzioni specifiche, un sistema guidato può essere la scelta migliore. Per esempio, esistono pacchetti di polveri predeterminati in base alle fasi, da mescolare al latte. Sono stati creati da un team di pediatri e allergologi che concordano sul fatto che l’intervento precoce è fondamentale.