La chiave del successo dell'addestramento al vasino è la pazienza e la consapevolezza. Vi sveliamo alcuni trucchi che vi aiuteranno!
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Se non sapete come insegnare il vasino al bambino, siete nel posto giusto. Forse avrete notato (con piacere) che ultimamente cambiate meno pannolini e che il vostro piccolo rimane asciutto durante il pisolino. Questi, insieme ad altri segnali, indicano che probabilmente è arrivato il momento di tuffarsi nel mondo del vasino.
La chiave del successo dell’addestramento al vasino è la pazienza e la consapevolezza che tutti i bambini raggiungono questo importante traguardo con i propri tempi. Le strategie funzionano con bambini diversi, ma in genere questi consigli riescono a portare a termine il lavoro.
Se il vostro piccolo non è pronto per l’uso del vasino, anche le migliori tattiche per la pulizia del bagno non saranno all’altezza. Aspettate questi segnali sicuri che indicano che il vostro bambino è pronto per iniziare:
Prima della prima prova senza pannolino, sottolineate i vantaggi dell’uso del vasino. Potreste dire: “Indossare la biancheria intima è divertente!” o “Presto potrai tirare lo sciacquone come un bambino grande!”.
Ma non criticate i pannolini e non definite le vecchie abitudini di vostro figlio come infantili: questo potrebbe provocare la vena contraria di vostro figlio e portare a una vera e propria resistenza.
Alcuni esperti consigliano di usare parole formali (defecare, urinare) piuttosto che gergali, in modo che i bambini non si sentano imbarazzati da termini infantili quando saranno più grandi.
E non riferite mai il contenuto del pannolino di vostro figlio come “puzzolente” o “disgustoso”. Sarà molto più a suo agio nell’andare nel vasino se lo vedrà come un processo naturale e non “disgustoso”.
Fate capire a vostro figlio che sostenete la sua crescente maturità lodando imprese come bere da una tazza senza rovesciarla o condividere i giocattoli con un amico.
Non pretendete però troppa raffinatezza: se si sentirà obbligato a fare i conti, potrebbe iniziare a desiderare i giorni più semplici dell’infanzia (e agire di conseguenza).
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