Quando giocate con vostro figlio, ricorrete alla negoziazione e al compromesso, insegnategli a fare a turno; chiedete il permesso prima di prendere in prestito qualcosa, dite “Grazie” e “Per favore” ed incoraggiandolo a fare altrettanto. Insegnategli le capacità di conversazione e ascolto – come il contatto visivo, annuire e fare domande – e a gestire le sue emozioni risolvendo i problemi con le parole, non con l’aggressione fisica. Incoraggiatelo ad accettare gli altri per quello che sono, a riconoscere e rispettare i loro sentimenti e punti di vista.
Parlandogli di come comportarsi ad una festa di compleanno, quando si sente in imbarazzo o quando i gruppetti lo escludono, lo aiuterete a sentirsi più sicuro. Ricordate, inoltre, di complimentarvi con lui ogni volta che fa bene qualcosa, quando fa una buona scelta o si lancia in nuove esperienze al di fuori della sua zona di comfort.
Che vostro figlio sia socievole o riservato, che abbia tanti amici o pochi, tutti i bambini attraversano fasi di goffaggine, insensibilità e scortesia e qualche occasionale passo falso è normale. Tuttavia, se il bambino sembra avere difficoltà a vincere o perdere con eleganza, manca di empatia, è prepotente o viene regolarmente ignorato o deriso da altri bambini, allora ha bisogno di un maggiore supporto dei genitori sul fronte amicizie e, nei casi un po’ più complessi, potrebbe servire una consulenza professionale.