I figli, sopratutto i più piccoli, metabolizzano le situazioni a modo loro, ecco perché è importante insegnare sin da subito ai bambini come gestire lo stress: di seguito alcuni consigli pratici.
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Lo stress è qualcosa di subdolo e dannoso che si deve imparare a gestire per non esserne travolti. Sempre più spesso però questo stato di abbattimento può interessare anche i bambini più o meno piccoli. È importante insegnare ai bambini a gestire lo stress e come farlo, sia per dare loro un utile strumento di vita, sia per evitare che con il passare del tempo lo stress possa dar luogo a comportamenti autodistruttivi o somatizzazioni.
La prima cosa da tenere sempre a mente è che i figli, più o meno grandi, sono molto resistenti a livello mentale a patto che sappiano cosa devono affrontare. Questo è vero anche per gli adulti, ma nei bambini assume un’importanza fondamentale. Quello che stressa davvero un bambino, con effetti diversi a seconda dell’età, è non capire cosa sta succedendo.
Facciamo un esempio che racconta anche di una situazione tipica di stress nei figli: la separazione. Il bambino capisce benissimo se c’è qualche attrito tra i genitori, ma se nessuno gli spiega la situazione finirà per incolparsi della fine del matrimonio di mamma e papà. Ecco perché il primo passo per aiutare un bambino a gestire lo stress è spiegarli in modo per lui comprensibile cosa sta succedendo.
Una seconda cosa da sapere è ciò che è fonte di stress per i figli. Si tratta di cose alle quali un genitore potrebbe non pensare, come:
Per parlare ad un figlio è necessario prima valutare la sua fascia d’età. I bambini più piccoli potrebbero non capire tutto esattamente: invece di omettere i problemi, sarebbe bene usare parole di loro utilizzo e molti esempi pratici. In questo modo si potrà spiegare innanzitutto la situazione, facendo sempre attenzione a rassicurare il bambino che nulla è stato causato per colpa sua.
Con i bambini più grandi, dai 10 anni in su, si possono usare anche ragionamenti per farli arrivare in prima persona al cuore del problema. Mentre i bambini piccoli vanno rassicurati, gli adolescenti andrebbero coinvolti. Mettiamo il caso che un compagno di scuola sia malato: il ragazzo potrebbe avere paura di contrarre la stessa malattia senza sapere come razionalizzare la cosa. In questo caso lo si può aiutare facendo con lui delle ricerche su quella malattia per aiutarlo a gestire lo stress.
Ecco come si può attivamente aiutare i propri figli in situazioni che per loro sono insostenibili, per evitare che si possano instaurare problemi più gravi: