Il comportamento ribelle di un figlio, di qualsiasi età, nasconde sempre un disagio, una difficoltà a relazionarsi con gli altri. Se si tratta di un bambino, può darsi che cerchi le attenzioni dei genitori e che reagisca in maniera un po’ forte al bisogno di affetto, se si tratta di un adolescente può essere che abbia delle frustrazioni nella vita sociale o a scuola e che voglia nascondere il suo malessere dietro a dei comportamenti trasgressivi, giocando ad interpretare il ruolo del duro che rompe le regole. Sicuramente comprendere le ragioni di un atteggiamento provocatorio aiuta a trovare delle soluzioni. Esistono delle strategie per gestire il rapporto con un figlio che appare sfuggente e intrattabile, non è sempre facile capire come far fronte alla situazione, ma con la calma e con un po’ di riflessione riuscirete a cavarvela.
Ogni bambino o ragazzo deve vivere seguendo delle regole che i genitori non devono imporre dall’alto, ma devono proporre ai figli attraverso il dialogo e un atteggiamento affettuoso. Se vedete che vostro figlio in casa è disordinato, che non aiuta nelle faccende domestiche, che non si applica nello studio, che la sera va a dormire più tardi di quando dovrebbe, cercate di mantenere i nervi saldi e non ponetevi in atteggiamento di rimprovero e di accusa. Piuttosto spiegate al ragazzo quali sono le conseguenze dei suoi comportamenti, illustrando degli esempi di condotta negativa e le ripercussioni nella relazioni sociali, manifestate apertamente il vostro rammarico per il suo modo di fare e, nello stesso tempo, mostratevi disposte ad aiutarlo se qualcosa non va. Vedrete che capirà, che sarà dispiaciuto nel vedervi in difficoltà e che pian piano si calmerà. Se persevera in un atteggiamento ribelle, ammonitelo e ripetetegli più volte che siete costrette a dargli una punizione dura, ma non rivelate che cosa avete in mente, affinchè si senta destabilizzato e nel timore di un castigo severo abbia il tempo di ravvedersi.
Può capitare che un bambino si comporti in maniera violenta con i coetanei, ad esempio aggredisce un suo amichetto giocando al parco o durante una festa di compleanno, se succede questo portatelo subito a casa, chiedendogli le ragioni del suo sfogo e sottolineando che ha fatto una brutta figura di fronte agli amici e a tutti i presenti. Ditegli che se continua ad essere prepotente gli altri lo escluderanno e che avranno per lui una considerazione negativa. Cercate di organizzare il discorso in modo da suscitare un senso di vergogna per quello che ha fatto, insegnategli a chiedere scusa e magari fate fare a lui stesso una telefonata per scusarsi con la persona che ha offeso. La prossima volta che si troverà in un contesto simile cercherà di comportarsi meglio per non commettere errori che lo mettono in imbarazzo e per non essere giudicato male. Evitate assolutamente di intromettervi per rimediare, per esempio offrendo un gelato all’amichetto che ha trattato male, così facendo lo autorizzate a ripetere la condotta aggressiva, perché è sicuro che ci sarete sempre voi a porre riparo.
Se mentre discutete vostro figlio alza la voce e risponde in maniera maleducata per sovrastarvi e dimostrare che ha ragione, contenete la rabbia e non rispondete urlando, ma interrompete il discorso, allontanatevi e trattatelo con indifferenza per fargli capire che quella non è la maniera giusta per dialogare. E quando il vostro bimbo chiede qualcosa con insistenza. piangendo e facendo i capricci, ignoratelo e non cedete alle sue richieste, lasciate pure che pianga e quando si sarà calmato capirà che con un atteggiamento simile non ottiene nulla. Rispondendo con il silenzio e con la freddezza alle provocazioni, sarete voi ad avere potere e a gestire la situazione. Quando il ragazzo si comporta bene e fa qualcosa di buono, lodatelo e mostratevi contente di lui, in maniera da aumentare la sua autostima e da farlo sentire fiero di sé stesso. Il ruolo del genitore non è assolutamente facile, ma un buon punto di partenza per insegnare ai figli a rispettare gli altri e ad essere corretti è comportarsi in modo che siate voi a dare il buon esempio, per essere per loro un modello e un forte punto di riferimento.