Spesso le future mamme amano informarsi da sole o frequentare dei corsi preparto. Al contrario molti nonni non vedono l'ora di rivivere la genitorialità
Quando sentiamo parlare di nonni invadenti, è importante fare prima una riflessione importante: senza i nonni probabilmente oggi in Italia ci sarebbero molti meno bambini. Si tratta di un dato di fatto difficilmente confutabile, in quanto oggi i nonni rappresentano una vera e propria risorsa (non nel senso strettamente economico) ma perché forniscono un aiuto eccezionale ai genitori che sono impegnati tutto il giorno per lavoro.
Li ritroviamo infatti quotidianamente all’uscita di scuola, pronti per accompagnarli in piscina o alla lezione di danza, farli frequentare il catechismo e addirittura portarli in vacanza prima che le effettuino con mamma e papà.
Ma tutta questa visione a dir poco paradisiaca si può scontrare con un effetto che per i genitori non è proprio il massimo: l’invadenza dei nonni. Questi ultimi, infatti, per il fatto di passare buona parte del loro tempo con i nipoti e di gestirli per la maggior parte della giornata, si sentono nel diritto di dover anche metter parola nell’educazione dei ragazzi. Cerchiamo quindi di capire come gestire l’invadenza dei nonni.
Bisogna chiarire subito un concetto: i nonni non possono sostituirsi alla mamma e al papà. Ma la domanda che ci poniamo riguarda come fare a riconoscere dei nonni invadenti. Per chiarire il concetto basterà fare dei semplici esempi.
Dei nonni possono ritenersi invadenti ad esempio quando pur essendo in prossimità dell’ora di cena fanno mangiare un gelato al nipote, con la conseguenza che di lì a poco salteranno uno dei pasti principali della giornata perché non avranno fame; ancora l’invadenza si manifesta quando giunta ormai l’ora di andare a letto, permettono ai nipoti di continuare a guardare la TV o anche quando sono pronti a giudicare il comportamento dei genitori, senza però ascoltare i motivi dello stesso.
Il punto importante è quello che i nonni non devono sovvertire l’ordine della famiglia, cioè non possono sostituirsi in maniera autonoma all’operato dei figli.
Il loro compito è completamente diverso, ossia essere un punto di riferimento saldo all’interno della famiglia, portare la pace in famiglia ed essere nelle condizioni di fornire il consiglio saggio in ogni circostanza. Non sono rari però i casi in cui ciò non avviene con i nonni che ritengono i propri figli ancora dei bambini e del tutto inadatti a svolgere il ruolo del genitore.
Dovrebbero invece comportarsi in maniera esattamente opposta, favorendo lo svincolo dei figli dalla famiglia di appartenenza e permettere loro di creare un nuovo nucleo familiare in totale autonomia.
Le litigate furiose con i propri genitori, o peggio ancora con i suoceri, non servono a nulla se non a inasprire ulteriormente i rapporti, mentre dovrebbe essere fondamentale avere sempre una forte armonia familiare.
Meglio invece parlare loro e far capire che cercare di intrufolarsi in ogni elemento che riguarda la gestione dei nipoti, soprattutto cercando di avere sempre ragione, è un comportamento da evitare, anche perché si corre il rischio di destabilizzare il bambino e non fargli comprendere bene chi è che gestisce la famiglia. Se si segue questa strada, il primo effetto che sarà riscontrabile è quello che i bambini recepiranno in maniera positiva il nuovo comportamento dei nonni e respireranno una nuova armonia all’interno della famiglia che permetterà loro di crescere sereni e privi di incomprensioni.