La sigla IUI si riferisce alla frase inglese “Intra Uterine Insemination” che consiste in una tecnica di procreazione medicalmente assistita più semplice rispetto ad altri metodi. Il procedimento prevede l’inserimento del liquido seminale direttamente dentro l’utero attraverso un sondino, dopo un attento monitoraggio ecografico della fase ovulatoria: a partire dal sesto o settimo giorno del ciclo si fanno una serie di ecografie quotidianamente o a giorni alterni per verificare se tutto funziona bene e per vedere quando l’ovulo è maturo e pronto per essere fecondato. Di solito vengono somministrati dei farmaci per stimolare l’ovulazione se non avviene naturalmente o semplicemente per far maturare un numero maggiore di follicoli e aumentare le possibilità di ottenere una gravidanza in donne che ovulano normalmente. Ci sono anche casi in cui i medici procedono senza sollecitazione farmacologica perché l’ovulazione si verifica normalmente e ritengono che non ci sia bisogno di alcuna stimolazione.
Si ricorre alla IUI quando c’è un problema di infertilità maschile, ovvero il numero degli spermatozoi è ridotto o ce ne sono tanti che presentano anomalie nelle forma e non hanno potete fecondante, oppure quando il muco cervicale presente nella vagina della donna non è di buona qualità e non consente la sopravvivenza degli spermatozoi o funge da barriera e non permette loro di arrivare all’utero. L’importante è che le tube di Falloppio siano ben aperte e funzionanti, altrimenti bisogna passare ad altri sistemi più avanzati. Il liquido seminale viene raccolto in un contenitore sterile e viene “lavato” per eliminare le impurità e per scegliere gli spermatozoi migliori che sono poi utilizzati per il trattamento. L’inseminazione deve avvenire massimo 24 ore prima dell’ovulazione oppure entro le 24 ore successive. Alcuni medici prescrivono alle pazienti delle dosi di progesterone per favorire ulteriormente il concepimento e l’attecchimento dell’embrione.
La tecnica non è affatto dolorosa, l’unico inconveniente è che possono verificarsi dei piccoli sanguinamenti vaginali, dovuti alla rottura di alcuni capillari presenti sulla cervice durante l’inserimento del sondino o si possono avvertire dei crampetti nella zona pelvica che durano qualche giorno. Il costo si aggira intorno ai 500/700 euro se ci si rivolge ad un centro privato oppure la IUI può essere anche eseguita in una struttura pubblica con il solo pagamento del ticket, ma bisogna prenotarsi e i tempi di attesa potrebbero anche essere molto lunghi. La percentuale di riuscita è del 25% per ogni ciclo, in genere si ottiene una gravidanza dopo il secondo o terzo tentativo, se invece la gravidanza non arriva dopo un massimo di sei tentativi, vuol dire che non è il metodo di procreazione più appropriato al caso e bisogna utilizzare delle tecniche più sofisticate.