Tra il 5° e il 6° mese ogni bambino interrompe l’alimentazione basata esclusivamente sull’assunzione del latte materno o di quello artificiale, ed inizia a sostenere una dieta complementare fatta di cibi vari e nuovi. Si tratta di una fase molto delicata per il bambino, che scopre sapori nuovi, elabora il senso del gusto, e scopre ciò che gli piace di più e ciò che invece non gradisce. E’ importante essere sereni e far si che il proprio figlio sviluppi con il cibo un rapporto sano, in modo da prevenire problemi futuri.
Nell’ambito delle ricerche e degli studi sui metodi migliori per accompagnare il bambino nella fase dello svezzamento, è nata una tecnica che va sotto il nome di “autosvezzamento”. Secondo questo studio bisogna far si che il passaggio alla nuova alimentazione sia quanto più graduale possibile, rispettando le richieste dei bambini e i loro rifiuti. I sostenitori di questi studio, ritengono che non bisogna costringere i bambini a mangiare per forza, che non bisogna ricorrere all’uso di alimentigià preparati, ma piuttosto sia più salutare cucinare in maniera sana e con ingredienti freschi.
La tavola va inoltre condivisa subito insieme a tutta la famiglia, e l’autosvezzamento deve avvenire quando il bambino sa stare seduto da solo e mostra interesse verso ciò che gli adulti mangiano. Inoltre, non bisogna sospendere di punto in bianco l’assunzione del latte, sarà il bambino stesso a sospendere gradualmente la richiesta della bevanda. Altra regola fondamentale è quella di non ridurre tutto ciò che i bambini devono mangiare ad una pappa, ma giocare anche con le consistenze e lasciare il bambino libero di esplorare questo nuovo mondo anche con le mani.
In conclusione, in questo modo, sarà il bambino stesso ad accompagnarsi nel mondo dei grandi.