Il mestiere del genitore, lo dicono tutti, è il più difficile al mondo. Ci si trova tutto ad un tratto catapultati in un modo completamente nuovo, non si è più da soli con se stessi, ma nella nostra vita entra una nuova persona, che dipende completamente da noi.
Tutti siamo stati figli, ma quando si diventa genitori non si ha un’esperienza precedente che possa aiutarci ad essere perfetti. Il cambiamento dei tempi e delle generazioni non agevola il mestiere dei genitori, che si trovano a volte a dover improvvisare e a cercar di fare il proprio meglio.
Ogni genitore ha a che fare con il proprio figlio, che impara a conoscere perfettamente, sotto ogni punto di vista, e come sappiamo ogni figlio ha un proprio carattere, delle proprie abitudine e un’indole che lo differenzia dagli altri. Spesso sentiamo parlare genitori che si lamentano degli atteggiamenti dei propri figli, della difficoltà che hanno nel farsi ascoltare e obbedire.
Possiamo quindi individuare nella pazienza e nella costanza delle buone alleate per cercare di rendere i nostri figli più aperti e disponibili all’ascolto. Evitiamo di urlare, arrabbiarci e innervosirci perchè potremmo solo ottenere risultati contrari, oltre che dare il cattivo esempio.
Il primo passo è sicuramente essere aperte all’ascolto, essere propense a capire se c’è qualcosa che non va. Spesso dietro ad un atteggiamento troppo vivace, scostante e anche poco gestibile, si nasconde un problema di base: un’assenza per motivi di lavoro di uno dei due genitori, un problema con i compagni di scuola, lo stress per qualche avvenimento particolare. Il primo passo è sicuramente predisporsi all’ascolto ed essere sinceri nell’informare il bambino che nonostante alcuni problemi non si possano risolvere, siete comunque disposti a parlarne insieme.
Il secondo problema che spesso sentiamo lamentare alle mamme è il famoso ” disordine”. Il segreto per aver ordine è rendere la vita e l’educazione del nostro bambino ordinata. Cerchiamo di insegnargli una cosa per volta. Non possiamo pretendere che sistemi i giochi, riordini i pennarelli, smetta di litigare con la sorellina. Proviamo a partire dall’insegnamento più importante ( non litigare con la sorellina) per poi procedere con il resto delle faccende. Una cosa per volta, un passo dopo l’altro potrebbe aiutare i genitori a farsi ascoltare più facilmente.
Spesso capita che per ottenere i risultati sperati si ricorra a minacce o ricatti. Bisogna che i bambini siano consapevoli delle proprie azioni e sappiamo perfettamente quali possono essere le conseguenze dei loro atteggiamenti. Se ad esempio lasciano i loro vestiti sporchi sul pavimento, al posto che riporlo nella cesta dei panni sporchi, sono consapevoli che potrebbero non avere il vestito desiderato quando gli occorre. Aspettare che nostro figlio faccia qualcosa e poi premiarlo è decisamente meglio che offrire in premio in cambio dello svolgimento del proprio dovere.
Fondamentale è l’esempio che i genitori danno ai propri figli. E’ molto importante assumere l’atteggiamento che poi richiediamo ai nostri figli. Non possiamo pretendere che rimangano seduti a tavola fino alla fine della cena, se noi siamo i primi ad alzarci durante il pasto.
Ultimo e fondamentale suggerimento che vi vogliamo dare è quello di non cedere. Cerchiamo di non lasciar correre per poter stare più tranquilli. Se il bambino dovesse far capricci per lavarsi i denti e dovessimo cedere per qualche motivo, il bambino si sentirà autorizzato a trasgredire una seconda, una terza e una quarta volta.